Coronavirus

Coronavirus, quattro ricoveri a Roma nel giro di poche ore

Alla coppia di cinesi ricoverata da martedì sera allo Spallanzani fa seguito una coppia di Hong Kong che si trovava a bordo di una nave Costa Crociere attualmente bloccata al porto di Civitavecchia

Coronavirus, quattro ricoveri a Roma nel giro di poche ore

La città di Roma è in ansia per i primi quattro casi, sospetti, di coronavirus, tutti avvenuti nel giro di poche ore: nella tarda serata di martedì una coppia di turisti cinesi si è sentita male mentre si trovava in un albergo di via Cavour, pieno centro storico della Capitale e prontamente ricoverata presso l'ospedale di malattie infettive Lazzaro Spallanzani dal personale sanitario del 118 che ha attivato tutte le procedure del caso per evitare un eventuale contagio.

Il personale sanitario li ha soccorsi indossando, precauzionalmente, tute e mascherine.

Due nuovi casi a bordo della Costa Crociere

Come riporta IlCorriere.it, è notizia di questa mattina, invece, di due casi sospetti di coronavirus a bordo della nave "Costa Smeralda" attualmente attraccata al porto di Civitavecchia. Le due persone che hanno manifestato sintomi sono marito e moglie di Hong Kong che erano già stati messi in isolamento nell’ospedale di bordo e raggiunti dai medici dello Spallanzani per essere sottoposti ai test specifici. La nave, dopo aver fatto tappa a Marsiglia, Barcellona e Palma di Maiorca è attualmente bloccata e tutti gli altri passeggeri, circa 6 mila persone, non possono scendere.

Misure eccezionali

Resta da capire, se gli esami dello Spallanzani dovessero confermare che si tratta di coronavirus, quali saranno le ulteriori procedure che scatteranno in seguito. Bisognerà, infatti, ricostruire tutti i movimenti della coppia in questi giorni in giro nella Capitale ma sarà praticamente impossibile rintracciare tutte le persone con cui sono venute in contatto, anche al di fuori dell’albergo in cui soggiornavano. Che potrebbe anche essere messo in quarantena, come accadrà per i 60 italiani che verranno rimpatriati.

Coronavirus, 9 casi sospetti in Italia

Con i ricoveri delle ultime ore a Roma salgono a nove i casi sospetti nel nostro Paese. Contemporaneamente alla Capitale, una donna italiana di 24 anni è stata ricoverata ad Alessandria appena rientrata dopo sei mesi trascorsi a Shangai. Anche lei presentava sintomi influenzali ed è stata posta in isolamento presso l’ospedale Civile Santi Antonio e Biagio. La donna è stata sottoposta ai test per verificare la presenza di coronavirus ed il risultato si saprà nelle prossime ore.

In attesa di sapere l'esito dei test delle persone attualmente in quartantena fortunatamente, fino a questo momento, si è trattato soltanto di falsi allarmi. Degli altri casi fin qui registrati e risolti, il primo è stato a Bari con una donna che, appena rientrata dalla Cina, aveva accusato dei sintomi simili ad una forte forma influenzale. I controlli hanno confermato che non si trattava dell’epidemia che sta colpendo l’intero pianeta. Anche a Parma, Pistoia e Napoli i test hanno dato esito negativo al coronavirus.

38 decessi ed oltre 1700 contagi

L'ultima vittima, in ordine di tempo, della provincia sudoccidentale del Sichuan porta a 38 i nuovi decessi per il coronavirus cinese 37 dei quali nello Hubei per un totale di 170 vittime dall'inizio dell'epidemia.

Secondo l'ultimo bilancio del Governo centrale, i nuovi casi registrati ieri in tutto il territorio cinese sono stati oltre 1.700, dei quali più di mille soltanto nella provincia focolaio dell'infezione.

Ikea chiude i negozi e non si gioca più a calcio

Anche il colosso svedese Ikea ha preso le contromisure all'epidemia decidendo di chiudere, in via temporanea, tutti e 30 gli store presenti in Cina. La mossa segue quella di ieri con cui si era proceduto alla chiusura della metà dei negozi e limitando gli orari di apertura di quelli ancora operativi.

La Chinese Football Association, la Federcalcio cinese, ha annunciato, in un comunicato, il rinvio di tutte le partite in programma nel 2020 a causa dell'epidemia del coronavirus di Wuhan.

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