Cronaca locale

Dentista abusa di una 16enne e finisce a processo

L’uomo si è svestito e ha abbassato i pantaloni davanti alla paziente che era impietrita. Ma il dentista non si ferma e prosegue con gli abusi

Dentista abusa di una 16enne e finisce a processo

Una sedicenne romana ha subito abusi sessuali molto pesanti durante una sua visita dal dentista, mentre si trovava nello studio medico, sdraiata sul lettino. Per circa un’ora la minorenne sarebbe stata palpeggiata e avrebbe subito strusciamenti da parte del professionista. Alla fine si è recata al pronto soccorso in stato di choc, dove il personale sanitario le ha diagnosticato uno stato d'ansia provocato da un disturbo post-traumatico. Come riportato da Repubblica, il fatto è avvenuto lo scorso agosto, quando la ragazzina ha fatto ritorno alla sua abitazione piangendo e raccontando quanto era successo alla madre.

I genitori sono quindi andati dal dentista che ha cercato di difendersi dicendo di non sapere che la figlia fosse minorenne, ma senza negare nulla di quanto detto dalla vittima. In seguito alla denuncia, con l’accusa di violenza sessuale aggravata e lesioni, il 61enne titolare di uno studio a Tor Vergata, Tiziano Di Carlo, è stato messo agli arresti domiciliari ed è ora in attesa di processo. La richiesta di rito immediato, ottenuta, è stata avanzata dal pubblico ministero Maria Gabriella Fazi, che coordina il fascicolo, che ha fatto saltare l'udienza preliminare. Il prossimo 12 ottobre avrà inizio il dibattimento. Adesso il 61enne è in stato di libertà, con il divieto di avvicinarsi alla vittima. In seguito alla denuncia nei suoi confronti fatta dal padre della 16enne, i carabinieri hanno avviato le indagini.

Inizialmente non aveva capito

Come ricostruito dagli investigatori, il grave episodio risalirebbe allo scorso 3 agosto, quando la ragazzina si è recata nello studio medico per sottoporsi a un controllo di routine e alla pulizia dei denti. Solitamente era una dottoressa a seguirla, ma in quella occasione era invece arrivato a visitarla Di Carlo, che conosce comunque la cliente. Durante la visita il dentista le aveva appoggiato una mano sulla coscia, ma la giovane aveva pensato si fosse trattato di un caso. L’atteggiamento particolare del professionista era proseguito con battute, strusciamenti e perfino delle carezze moleste, di cui la giovanissima si rende conto anche se ha gli occhi chiusi.

Tutto peggiora quando la paziente apre gli occhi e si trova davanti l’uomo nudo, con i pantaloni abbassati. Ai genitori e ai magistrati ha raccontato di essersi pietrificata davanti a quella visione. Ma il dentista non si ferma e prosegue con gli abusi, sempre più gravi. Con una scusa fa togliere alla ragazzina gli occhiali e abbassa la poltrona reclinabile, molestandola ancor più palesemente. Un’ora di incubo, tanto è durata la visita. Prima che la minorenne potesse uscire dallo studio l’uomo le ha anche chiesto un ultimo abbraccio.

I genitori vanno a casa del dentista

La corsa a casa e il racconto drammatico a mamma e papà che decidono di andare direttamente a casa del dentista. L’uomo prima ha negato quanto detto dalla figlia, poi si è scusato dicendo di non sapere che fosse minorenne. Dopo la denuncia il magistrato ha chiesto i domiciliari per il 61enne. Due sono le aggravanti contestate all’imputato: il fatto che la vittima fosse minorenne e l'aver aver approfittato di circostanze di luogo tali da non permettere alla ragazza di potersi difendere. Il pubblico ministero ha tenuto a sottolineare negli atti che l'indagato avrebbe fatto ricorso a“condotte repentine e subdole nel corso di una visita medica, violando i doveri deontologici inerenti la professione e approfittando delle condizioni di vulnerabilità della vittima e del particolare rapporto di fiducia che lega paziente e medico”. Il gip Pierluigi Balestrieri ha disposto gli arresti domiciliari, sottolineando la pericolosità del medico e la sua mancanza di autocontrollo.“Non ha esitato, al fine di soddisfare ad ogni costo la propria concupiscenza, a insidiare una propria paziente, in quel momento del tutto indifesa”, si legge nell'ordinanza.

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