Cronaca locale

Sesso tra i tavolini nel club chiuso per stupro

La discoteca ha riaperto da pochi mesi dopo la chiusura legata a uno stupro avvenuto nelle sue vicinanze nel maggio scorso. E ha cambiato nome

Sesso tra i tavolini nel club chiuso per stupro

Per tutti a Roma nord e provincia questa è la discoteca dello stupro. Tutto è cominciato nel maggio scorso quando nelle sue vicinanze si è consumata una violenza sessuale ai danni di una ragazza. Ha conosciuto un bel giovane in discoteca, si è fidata di lui tanto da uscire fuori dal locale, ma non poteva sapere che quell’uomo, in pochi minuti, si sarebbe trasformato in uno dei membri del gruppo che l’ha stuprata.

Così la serata al Factory (noto club romano vicino allo Stadio Olimpico) di una studentessa 21enne di origine etiope si è trasformata in un incubo. Ne segue una lunga lotta legale che è finita con la revoca della licenza per i proprietari. Poi la riapertura. Tutto è filato liscio fino a ieri quando nuove notizie sono piombate come un macigno su questo popolare locale romano.

Un ragazzo e una ragazza vengono ripresi mentre sono appartati sul divanetto di un privé, tra decine di persone che ballano intorno. Prima le effusioni poi qualcosa di più che trascende e diventa un rapporto sessuale vero e proprio. È la scena ripresa da alcuni clienti della discoteca Eden, in piazzale dello Stadio Olimpico. Il video è stato poi riproposto sui social e poi puntualmente tolto. La scena è durata alcuni minuti, complice anche la musica alta e la confusione presente in quella zona.

No, non è un errore di battitura. Si chiama proprio Eden. Già perché dopo che il questore aveva ritirato la licenza ai titolari, il locale ha cambiato pelle. La discoteca Factory, a Ponte Milvio, ha riaperto i battenti, con il nome di Eden. La riapertura della discoteca, che accoglie molti giovanissimi di Roma nord e non solo, è avvenuta lo scorso ottobre. Ma riavvolgiamo il nastro per un momento.

Il club era stato chiuso dopo che una studentessa etiope era stata stuprata nella notte tra il 9 e il 10 maggio scorso e per quanto successo era stato fermato un 25enne romeno a seguito delle indagini della squadra mobile di Roma. Il questore aveva emanato un provvedimento di chiusura in base all’art. 10 del Tulps (Testo unico delle leggi di pubblica sicurezza), richiamando anche i precedenti interventi degli agenti per liti, aggressioni e mancato rispetto degli orari di chiusura. Oltre a numerosi problemi causati dalla somministrazione incontrollata di bevande alcoliche.

Per qualche mese tutto è andato bene grazie anche agli accorgimenti messi in campo dai proprietari come divieto d’ingresso ai minori e servizio navette gratuite che collegano la discoteca a Ponte Milvio.

Fino a ieri, quando il club è tornato sotto i riflettori della cronaca per un fatto di cattivo gusto.

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