Viola la quarantena, quella misura messa in atto dal governo per tentare di bloccare l’emergenza da coronavirus. A tarda serata, e con parecchi bicchieri di troppo in corpo, ha deciso di uscire dalla sua abitazione di via Giolitti, a due passi dalla stazione Termini, per andare a comprare altre bottiglie di alcolici, portando con sé la figlia di soli 4 anni.
L’uomo - un cittadino ucraino di 32 anni con precedenti - è riuscito a eludere tutti i tentativi fatti dalla madre della bimba per farlo desistere. Ed è riuscito a guadagnare la porta di casa allontanandosi. A quel punto la donna, vedendo sopraggiungere una pattuglia di carabinieri del nucleo scalo Termini, li ha fermati chiedendo il loro aiuto. I militari si sono subito messi sulle tracce del 32enne e della figlioletta, trovandoli in un negozio di generi alimentari di via Marsala, gestito da un connazionale, di fatto ancora aperto al pubblico. Nonostante il divieto.
Il 32enne stava facendo incetta di alcolici e quando è stato fermato dai carabinieri è andato su tutte le furie, tentando più volte di divincolarsi per evitare di essere controllato. Alla fine l’uomo, nonostante la sua strenua resistenza, è stato immobilizzato ed è stato trovato con un coltello da cucina, con lama da 18 centimetri in tasca. Portato in caserma, l’ucraino dovrà rispondere di resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale, rifiuto di fornire le proprie generalità e porto abusivo di arma.
La bimba, spaventata ma in buone condizioni di salute, è stata affidata alla mamma. Nei guai è finito anche il commerciante ucraino che è stato sanzionato per aver violato le misure del governo in tema di contenimento della diffusione del Covid-19, con cui si impone la limitazione o la sospensione delle attività commerciali di vendita al dettaglio, a eccezione di quelle necessarie per assicurare la reperibilità dei generi agricoli, alimentari e di prima necessità.
Sempre a Termini, qualche ora prima, era stato fermato un altro uomo. Quando gli agenti del settore operativo lo hanno incalzato con domande circa i motivi del suo spostamento e del perché fosse sprovvisto di documento di identificazione, lo straniero visibilmente agitato, ha fatto sapere di doversi recare a Firenze da un amico. I poliziotti, insospettiti dall’atteggiamento tenuto dall’uomo hanno proceduto a un controllo dello zaino che indossava a tracolla.
L’intuizione degli agenti, rivelatasi corretta, ha permesso di
trovare, ben nascosto all’interno del bagaglio, un involucro di cellophane di colore nero contenente un chilo di marijuana. È immediatamente scattato il sequestro della droga e l’arresto del cittadino straniero.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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