Politica

Anche Fusacchia lascia +Europa: e ora la Bonino guarda al partito di Calenda

Dopo l'addio di Bruno Tabacci anche il deputato Alessandro Fusacchia lascia +Europa. E ora Emma Bonino pensa ad una "sinergia" con "Siamo Europei" dell'ex ministro Carlo Calenda

Anche Fusacchia lascia +Europa: e ora la Bonino guarda al partito di Calenda

Dopo l’emorragia di parlamentari ora Emma Bonino pensa ad un accordo con il partito di Carlo Calenda. L’esperienza di +Europa, infatti, potrebbe arrivare presto al capolinea. Le prime defezioni rispetto alla linea dettata dal coordinatore Benedetto Della Vedova e dalla stessa Bonino ci sono state con il voto di fiducia al Conte Bis.

La maggioranza del partito aveva scelto di collocarsi all’opposizione rispetto a Cinque Stelle e Pd, mentre i deputati alla Camera Riccardo Magi, Alessandro Fusacchia e Bruno Tabacci, avevano votato sì al patto giallorosso contraddicendo i vertici della formazione. Una presa di posizione alla quale ha fatto seguito la decisione del presidente di Centro Democratico di lasciare +Europa a fine settembre.

Dopo di lui, ieri, a passare al gruppo misto è stato Fusacchia che in un’intervista al vetriolo rilasciata a Repubblica, si è lasciato andare a dichiarazioni caustiche contro Della Vedova. “Se in pochi mesi ti perdi 1'80% degli iscritti e 3 deputati su 3 sul voto di fiducia, forse dovresti dimetterti”, ha attaccato il deputato secondo cui nel partito non ci sarebbero più “le condizioni per andare avanti”. Così la Bonino ora guarda al progetto di Calenda che sembra ricalcare gli ideali europeisti della sua creatura politica.

Del resto, come ricorda Il Tempo, proprio Calenda, all’indomani dalla rottura con il Pd, aveva cercato di coinvolgere +Europa nella sua crociata europeista. Bonino e Della Vedova, però, avevano chiuso la porta all’ex ministro.

Ma appena un mese dopo potrebbero ripensarci.

Commenti