Non è chiaro se Desirée Mariottini sia andata in quel rudere del quartiere di San Lorenzo a Roma per recuperare il suo tablet come detto da una donna della zona o per altri motivi. Quello che è certo è che in quel palazzo occupato da pusher e senzatetto è stata prima drogata, poi stuprata e infine ammazzata. In queste ore, gli inquirenti hanno trovato uno smartphone insanguinato e le indagini porteranno a capire qualcosa in più.
L'ultima telefonata alla nonna
Prima della tragica fine, la povera Desirée avrebbe chiamato sua nonna: "Ho perso l'autobus, resto a Roma da un'amica". Sarebbero queste le sue ultime parole in una telefonata dello scorso 17 ottobre, prima di sparire ed essere trovata morta la mattina del 19 ottobre nello stabile. A rivelarlo l'avvocato della famiglia della ragazza, Valerio Masci.
Le indagini continuano. Gli inquirenti, la famiglia, Matteo Salvini, gli italiani vogliono arrivare alla verità.
Cosa è successo davvero a Desirée?
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