Episodio di incredibile violenza su un autobus a Roma, a bordo del quale l'autista dell'Atac è stato letteralmente massacrato di botte per aver ripreso un gruppo di giovani sprovvisti di mascherine protettive. I fatti, secondo quanto riferito da "Il Messaggero", si sono verificati nel corso della notte fra mercoledì 19 e giovedì 20 agosto, quando il branco è salito sul bus della linea 310 alla fermata Jonio-Bandello in zona Montesacro-Talenti.
Dopo aver trascorso la serata fra i locali della movida romana, i responsabili dell'aggressione, identificati come 5 ragazzi di età compresa fra i 18 ed i 20 anni, stavano facendo ritorno a casa intorno alle 5 del mattino. Lasciata la zona di piazza Bologna, si sono diretti verso la sopra citata fermata Atac. Ubriachi, i giovani sono saliti sul bus, venendo tuttavia redarguiti dall'autista per il fatto di essere sprovvisti delle mascherine, necessarie da regolamento per poter usufruire dei mezzi pubblici. Immediata la reazione della gang, che dopo aver attivato il frano di emergenza, si è scagliata senza alcuna esitazione contro il conducente, tempestato di calci e di pugni. Subito dopo aver compiuto il pestaggio, il gruppo si è dato alla fuga, scendendo di corsa dall'autobus Atac e facendo perdere le proprie tracce.
La notte di violenza non si è tuttavia conclusa lì. Deciso comunque a trovare un modo per fare ritorno a casa, uno dei giovani ha infatti avuto l'idea di rubare un'auto ed è stato assecondato dal resto del branco. La banda ha quindi deciso di entrare in azione in via delle Vigne Nuove, gettandosi in mezzo alla carreggiata per interrompere la marcia di un'autovettura in transito. Uscito dall'abitacolo per capire per quale motivo fosse stato fermato, l'autista è stato preso a pugni, finendo a terra col naso sanguinante.
Ad intervenire sul posto gli agenti della polizia di Stato, che hanno rintracciato 2 dei responsabili. Accusati di lesioni, tentata rapina aggravata e resistenza a pubblico ufficiale, uno studente di 18 di nazionalità italiana ed un 19enne brasiliano si trovano ora in stato di fermo. Nei loro confronti è stata spiccata anche una denuncia per l'aggressione all'autista. Le autorità locali stanno ora cercando di rintracciare gli altri 3 complici, riusciti a fuggire.
Difesi dagli avvocati Gaetano Iovino e Alessandro Zottola, i 2 ragazzi hanno cercato di fornire una diversa ricostruzione di quanto accaduto, prima negando di conoscere gli altri membri del branco, poi affermando di non aver aggredito nessuno. I giovani hanno inoltre tentato di convincere gli inquirenti che da parte loro non vi era mai stato alcun tentativo di rubare un'automobile: "Eravamo a cento metri da casa e non abbiamo la patente. Non aveva senso rubare la macchina", avrebbero dichiarato, come riportato da "Il Messaggero".
In seguito al pestaggio, l'autista fermato in via delle Vigne Nuove ha riportato una frattura
del setto nasale per la quale sono stati assegnati ben 20 giorni di prognosi. Al momento entrambi i ragazzi, muniti di braccialetto elettronico, si trovano agli arresti domiciliari, in attesa del processo.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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