Coronavirus

Il Prefetto ai romani: "Rispettano le regole, multato solo il 2%"

Il Prefetto di Roma Gerarda Pantalone fa un plauso ai suoi cittadini: in un mese, è stato multato soltanto il 2%. Adesso, però, "non si deve vanificare lo sforzo compiuto", invitando a rimanere in casa anche per le festività pasquali. Rafforzati i controlli su tutte le arterie della Capitale

Il Prefetto ai romani: "Rispettano le regole, multato solo il 2%"

I romani? Rispettosi e ligi alle regole: è quello che traspare dai numeri sviscerati dal Prefetto di Roma Gerarda Pantalone. In questo periodo di quarantena e chiusura forzata, i "furbetti" della Capitale sono stati pochi, soltanto il 2% di loro è stato multato per aver contravvenuto alle regole.

"Sicuramente la gran parte dei romani ha compreso l'importanza del contributo di ciascuno nella lotta alla diffusione del contagio - ha dichiarato il Prefetto - indubbio che la significativa ed articolata presenza delle forze di polizia sulle strade ha scoraggiato comportamenti difformi".

Sanzionato soltanto il 2%

Soddisfazione, quindi, per un sistema che sta funzionando ed un plauso ad oltre tre milioni di persone che abitano la città eterna. "In un mese, su circa 650mila controlli, sono state sanzionate più di 12.500 persone. La percentuale è bassa (2%), ma la sfida che sta affrontando l'Italia merita un atteggiamento di totale adesione", ha affermato la Pantalone che, congratulandosi con i romani ha invitato a non abbassare la guardia ed evitare "fughe" verso seconde case in direzione Ostia e Fregene scoraggiando sul nascere chi avrà queste intenzioni nei giorni pasquali.

"Non vanifichiamo tutto"

"Non si deve vanificare lo sforzo finora compiuto come ha ricordato il Ministro Lamorgese: non possiamo cedere" ha detto, annunciando un ulteriore rafforzamento di controlli, già rigorosi, sulle arterie romane principali e secondarie. "Più di duemila uomini delle forze dell'ordine, con il prezioso contributo delle polizie locali, presidiano le arterie consolari, le zone verdi della città, con serrati servizi di vigilanza nelle località balneari. E poi elicotteri e droni".

Sebbene tutto dipenda dal governo, la Prefettura fa anche da "tramite" tra istituzioni, associazioni e realtà territoriali con decisioni non sempre facili volte a "bilanciare l'imprescindibile esigenza di tutela della salute con quella altrettanto rilevante della continuità dei processi produttivi", ha affermato il Prefetto al Messagero che ha parlato di oltre 4800 richieste di apertura da parte di attività locali.

"Atti spregevoli"

Capitolo mascherine: anche a Roma, come nel resto d'Italia, ce n'è un'importante mancanza che, in alcune occasioni, ha portato qualche squallido commerciante a speculare sull'emergenza aumentando i prezzi. "Anche nella nostra realtà le Forze di Polizia hanno scoperto e sanzionato diversi esercenti, purtroppo anche farmacie, che avevano indebitamente elevato i prezzi dei prodotti più richiesti. Atti spregevoli".

Ecco la "fase due" a Roma

Se tutto andrà bene, dal 3 maggio anche Roma tornerà a "muoversi". Il Prefetto Pantalone ha già in mente quale sarà il piano per portare ad una riapertura graduale delle attività e far abiturare i romani a convivere con il virus invisibile. "Dovremo modificare abitudini e stili di vita. L'auspicio è che ciascuno maturi questa consapevolezza indipendentemente dalla presenza di controllori", che potrebbero essere necessari nei mezzi pubblici, dagli autobus alla metro.

L'unicum di Roma

Roma, più di tante altre città, soffre per la mancanza del turismo, importante forza motore per se stessa e l'Italia: è per questo che il Prefetto si aspetta un aiuto importante da parte dello Stato in termini di finanziamenti economici. "Non sta a me dirlo, posso solo affermare che Roma con i suoi numeri, i siti istituzionali e la sua internazionalità costituisce un unicum, meritevole della più elevata considerazione".

Il problema delle periferie

Una bomba ad orologeria pronta ad esplodere c'è, e riguarda il complesso sistema delle periferie romane, "le aree urbane su cui la crisi impatta maggiormente - afferma la Pantalone - l'attenzione dovrà essere massima: da un lato le tensioni sociali che possono divampare, dall'altro la criminalità, organizzata e non, che si nutre del disagio, offrendo il miraggio di facili aiuti e sostegni a chi ne ha bisogno".

Per "disinnescare l'ordigno", servirà la vicinanza delle istituzioni che "più che mai dovranno far sentire ai cittadini la loro presenza e vicinanza con azioni concrete dal sostegno economico alla garanzia di tutele". Infine, una parola anche sui palazzi occupati e campi rom dove è più facile che il virus possa circolare e diffondersi.

"Il servizio sanitario regionale sta svolgendo un lavoro eccellente, i rapporti sono quotidiani e la collaborazione è massima: proprio sui siti più delicati si sta realizzando una importante sinergia tra Asl, prefettura, Comune e Forze dell'Ordine per scongiurare il diffondersi del contagio - ha detto il Prefetto - mi sembra quanto meno ingeneroso ipotizzare controlli blandi".

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