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Il prof che allungava le mani: "Non posso?"

Un ex professore universitario è accusato di violenza sessuale per aver molestato e palpeggiato nel 2018 due studentesse del corso di Ginecologia e Ostetricia della Sapienza

Il prof che allungava le mani: "Non posso?"

Il professore Vincenzo Aleandri, di anni 68, ex titolare della cattedra di Ginecologia e Ostetricia della Sapienza ormai in pensione, è accusato di violenza sessuale per aver molestato e palpeggiato nel 2018 due studentesse del corso. Una delle due alunne, secondo quanto riportato da Il Messaggero, avrebbe ricordato quei momenti: “Professore, ma che fa? Mi ha toccato il seno, gli ho detto mentre lo spingevo via. E lui ha risposto: Perché non posso?”. Accusata di favoreggiamento è finita a processo con l’ex docente anche una dipendente 55enne dell'università, Franca Silvestri. Secondo l’accusa la donna avrebbe mentito all'autorità giudiziaria per cercare di proteggere Aleandri, affermando di avere visto solo dei normali colloqui tra l’insegnante e gli studenti.

All’interno dell’aula della prima sezione collegiale del Tribunale di Roma, lunedì 11 luglio le allieve hanno raccontato la loro ricostruzione di quanto sarebbe avvenuto. La seconda ragazza ha ammesso che era arrivata al punto di non volere più recarsi all’università, per l’ansia e il senso di colpa è arrivata anche a saltare tre settimane di tirocinio.

Durante l’esame c’era solo il professore

Secondo quanto emerso, il 24 settembre del 2018 una studentessa si era recata in aula per sostenere l’esame di ostetricia. Oltre ad Aleandri ci sarebbero dovute essere altre due persone, invece c’era solo il professore. Durante la sua testimonianza, la ragazza ha raccontato che “l'esame è andato bene, ma volevo chiedergli una spiegazione sul voto. Avevo risposto male ad una delle domande e volevo un chiarimento. Mi ha detto di andare in un'altra stanza, lo stanzino relax, perché non aveva sentito bene. L'ho seguito e mentre parlavo, all'improvviso, mi ha tirato la canottiera e mi ha stretto il seno”. La ragazza ha poi spiegato di essersi realmente resa conto di cosa era avvenuto solo dopo qualche giorno.

Infatti, una domanda dell’esame era inerente a una patologia di cui la giovane studentessa soffriva. Quando l’allieva aveva chiesto spiegazioni al professore parlando del suo problema, questi avrebbe motivato il suo gesto asserendo che era legato proprio alla sua malattia e che avrebbe dovuto approfondire. La giovane non aveva raccontato a nessuno quello che era successo nello stanzino relax ma aveva cominciato a sentirsi in colpa e ad avere attacchi d’ansia. Un giorno, mentre si trovava a lezione, aveva ascoltato un’altra studentessa raccontare alla coordinatrice del corso di essere stata molestata sessualmente dallo stesso professore. Le due alunne avevano poi parlato e insieme deciso di presentare un esposto all’università, andando poi a denunciare alle autorità quanto loro avvenuto.

La seconda testimonianza

Anche un’altra ragazza, sempre al secondo anno, il 10 ottobre del 2018 ha raccontato di essere stata avvicinata da Aleandri durante il tirocinio, mentre si trovava in un corridoio dell'ospedale Umberto I. La scusa usata in quella occasione dal professore era di rivedere insieme alcuni argomenti trattati a lezione. La giovane ha affermato davanti al giudice che il docente le aveva messo una mano sulla guancia dicendole che era bella, e poi “mi ha palpato il seno. Ero pietrificata, ma l'ho spinto via”. Altri particolari relativi alla condotta dell’insegnante sarebbero emersi durante l’udienza nell’aula di tribunale.

Sempre la seconda studentessa ha ricordato quella volta in cui aveva necessità che il professore firmasse il foglio delle presenze per il tirocinio.“La firma era troppo lunga e gliel'ho fatto notare. Mi ha risposto: Ti stai riferendo alla firma o alla grandezza del mio p..?”, ha ricordato la giovane. A causa delle molestie subite, le due ragazze hanno detto di aver avuto dei problemi psicologici.

Una di loro ha iniziato ad assumere dei tranquillanti, mentre l’altra non si è più recata a lezione e ha seguito una terapia psicologica. Entrambe hanno asserito di non aver mai visto l’imputata Franca Silvestri, e che quindi la donna non era presente in nessuno dei due episodi, come invece aveva detto durante le indagini.

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