Virginia Raggi si lamenta per la questione rifiuti e dice di essere stata lasciata sola. Lo sfogo del sindaco della Capitale è arrivato oggi durante il suo intervento all’incontro “Professionisti dell’Antimafia" al festival Restart, organizzato dall'associazione antimafia daSud, all'Istituto Enzo Ferrari di Roma.
Come riporta l'Adnkronos, la Raggi ha evidenziato che a dicembre è stato incendiato il Tmb (Trattamento meccanico-biologico) Salario, un impianto che trattava un quarto dei rifiuti della Capitale. “È stato liquidato come un incendio - ha spiegato il sindaco - Lo voglio dire. Proprio, lo denuncio. Il Comune da solo non ce la può fare”. E aggiunge che avrebbe avuto bisogno dell’aiuto di tutte le istituzioni per lavorare in sinergia e dare una soluzione a Roma, visto che la città produce 5.000 tonnellate di rifiuti al giorno.
Il primo cittadino ha sottolineato che questa collaborazione non c’è stata e “mi sono dovuta arrangiare, con evidenti criticità in città - ha proseguito Raggi -. Che faccio, me la mangio l’immondizia?". Il sindaco ha poi ricostruito i momenti dell’emergenza rifiuti negli ultimi mesi. Ha ricordato che il 12 dicembre aveva scritto ai ministeri dell’Ambiente, della Difesa e dell’Interno per avere un presidio fuori dal Tmb di Torre Cencia, visto che quest’ultimo “è diventato un impianto strategico” ha continuato la Raggi.
Il primo cittadino aveva poi chiesto l’esercito all’esterno dei Tmb di Malagrotta e di non averlo avuto per mesi.
“A marzo, un altro incendio scoppia nel Tmb di Rocca Cencia, per fortuna domato immediatamente - ha concluso la Raggi -. È stato necessario un blocco di una settimana, chiaramente. Ci vogliamo rendere conto che quello è un business? E il Comune da solo non ce la può fare".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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