Autisti Atac abbandonati: "Ora ci difendiamo da soli"

I conducenti sono vittime di aggressioni quotidiane, si sentono abbandonati e non ne possono più: "Ora tocca dare un segnale forte, prima che ci scappi il morto"

Autisti Atac abbandonati: "Ora ci difendiamo da soli"

Le recenti aggressioni subite dai conducenti Atac hanno scatenato le polemiche. Ci si chiede come sia possibile che accadano scene di violenza simili nella Capitale ai danni degli autisti bus. Uno di loro, dopo essere stato ricoverato al Policlinico Gemelli, si è sfogato: "Il problema è Roma: non è possibile che accadano cose del genere. Sono schifato, non potevo fare nulla". L'eventuale presenza di un agente privato su ogni mezzo comporterebbe una spesa di oltre 250 milioni di euro per un totale di circa 3.600 vigilanti.

Le ronde

I conducenti a breve inizieranno ad organizzarsi seriamente per difendersi autonomamente, così come scritto in un cartello presente in alcune rimesse dell'Atac: "Difendiamoci da soli, organizziamo le ronde". Presto verranno create delle chat con 4-5 componenti volontari in borghese che non pare abbiano l'intenzione di difendersi - qualora ce ne fosse bisogno - a mani nude: gli autisti saranno muniti di spray al peperoncino o taglierini, ma tengono a precisare che serviranno solo per legittima difesa e non per aggredire.

Claudio De Francesco si fa sentire: "Troppe volte abbiamo assistito ad aggressioni feroci nei confronti dei lavoratori e mai nessuno è intervenuto seriamente per risolvere il problema. Ho lanciato la provocazione delle ronde e ora vedo che trova riscontri da parte di diversi lavoratori, con tanto di cartelli nei depositi".

Il leader della Faisa Sicel ha infine lanciato un avvertimento: "Difendiamoci da soli. I lavoratori si sentono abbandonati sia dalle istituzioni che dalle parti sociali. Ora tocca dare un segnale forte, prima che ci scappi il morto".

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