Cronaca locale

Lo chef Riccioli aggredito da due clochard al Pantheon

Massimo Riccioli, chef de La Rosetta, noto ristorante al Pantheon, è stato aggredito da due senza fissa dimora dopo aver tentato di allontanarli dal locale

Lo chef Riccioli aggredito da due clochard al Pantheon

Hanno iniziato prendendo a calci i cassonetti, poi si sono scagliati contro il titolare del ristorante e gli agenti in divisa intervenuti per difenderlo. Due senza fissa dimora italiani che stazionano nei pressi del Pantheon sono stati fermati ieri con l’accusa di “resistenza, lesioni e minacce” dopo aver aizzato la gazzarra davanti ad un noto locale romano.

Tutto è partito dalla richiesta dello chef de La Rosetta, Massimo Riccioli, di abbassare i toni, dopo che uno dei due, ubriaco, secondo la ricostruzione di Repubblica, si era pure intrufolato nella cucina del ristorante per prendere un piatto di pasta. Per tutta risposta l’uomo è stato minacciato dai senzatetto che all’arrivo dei vigili urbani, attirati dalle grida, si sono scatenati colpendo ripetutamente gli uomini della Polizia Locale con calci e pugni.

"Ho chiesto a queste persone di fare meno confusione, poiché noi cerchiamo di lavorare e i clienti non amano avere intorno situazioni spiacevoli – ha raccontato Riccioli all’Adnkronos - ma uno di questi non era d'accordo con la mia lamentela e ha voluto manifestare il proprio dissenso”. “Sono subito intervenuti i vigili – continua - quindi fortunatamente non è successo nulla”. "Roma sta cambiando, in particolare il centro – commenta - i numeri crescenti dei turisti in visita al Pantheon vengono sbandierati con gioia ma la qualità, evidentemente, non interessa a nessuno e si preferisce avere in giro le orde barbariche”.

Il degrado ha preso il sopravvento anche qui, testimonia lo chef, tra “turisti, acchiappini che litigano tra di loro e fiumi di plastica". L’appello, quindi, è quello di “migliorare la qualità del turismo, magari alzando i prezzi”. “L'amministrazione dovrebbe iniziare a porsi il problema – spiega - per quanto io possa dare l'esempio e di fare il mio lavoro nel miglior modo possibile”. “L'uomo, al momento della lite, è stato portato via ma in questi giorni mi è capitato di rivederlo”, denuncia Riccioli. “Non mi interessa venga punito – commenta - ma è necessario vengano messe delle regole”. “Me la prendo – ha chiosato - con chi non riesce a prevenire queste situazioni”.

Solidarietà allo chef romano è stata espressa dal presidente di Federalberghi Roma, Giuseppe Roscioli, dall’ex assessore alla Cultura, Umberto Croppi, e dal collega Filippo La Mantia.

“Roma è in stato totale di abbandono, ne sono tutti sgomenti”, ha attaccato il cuoco palermitano, lamentando “lo smarrimento dell'identità della Capitale”.

Commenti