Roma rischia di essere seppellita dai rifiuti

La Toscana e la Campania si defilano: non vogliono l’immondizia capitolina

Roma rischia di essere seppellita dai rifiuti

In seguito alla chiusura della discarica di Roncigliano, ad Albano, l’azienda Rida Ambiente di Aprilia ha negato la possibilità alla municipalizzata Ama di accollarle i rifiuti di indifferenziata di Roma. Adesso Ama dovrà riuscire a trovare un’altra soluzione per togliere di mezzo le 1.250 tonnellate di immondizia che si ritrova ogni settimana. Questa è la cifra di monnezza extra che lavorava il Tmb di Aprilia. Se non trova presto un’alternativa si ritroverà le strade della Capitale zeppe di sacchi. Come ricordato da Il Tempo, la chiusura di Roncigliano è dovuta a una istanza di parte pendente presso gli uffici della Regione Lazio. Fabio Altissimi, presidente di Rida Ambiente, ha spiegato così il rifiuto: “Dal momento che non si vuole individuare una discarica non possiamo accettare ulteriori quantitativi di rifiuti da Roma, oltre a quelli che già prendiamo abitualmente”.

Il duro colpo ad Ama

Un bel colpo per Ama che contava sul suo appoggio. Infatti, quando lo scorso 11 marzo la Procura di Velletri ha posto i sigilli alla discarica di Albano per problemi amministrativi, la municipalizzata aveva subito pensato ad Aprilia, perché sarebbe stata data dalla Regione una autorizzazione in mancanza della polizza fideiussoria necessaria per la bonifica post mortem della discarica. Con lo stop della discarica pontina la E. Giovi ha dovuto diminuire le tonnellate di rifiuti giornalieri lavorati negli impianti Tmb Malagrotta 1 e 2, passando così dalle 1.250 alle 250 tonnellate. Da quel momento settimanalmente si deve trovare una collocazione per circa 5mila tonnellate di rifiuti non trattati. Aprilia da sola ne prendeva 1.250, mentre le altre 3.750 tonnellate finivano oltre i confini regionali dopo un viaggio sui 'camion della vergogna', per raggiungere l’Emilia, la Lombardia e l’Abruzzo e anche l’Olanda. Con ogni probabilità adesso saranno queste regioni a prendersi in carico l’immondizia rifiutata da Aprilia. Ovviamente a caro prezzo per Roma.

Il no di Toscana e Campania

La speranza di Ama è che il ricorso presentato contro il sequestro di Albano venga accettato. Intanto però la E.Giovi sta cercando una soluzione al problema. Anche perché i Tmb di Malagrotta, i maggiori fornitori di Ama, senza poter utilizzare Roncigliano non stanno adesso lavorando a pieno regime, perdendo notevoli guadagni. La società sta cercando di trovare una discarica dove mandare gli scarti e la scelta potrebbe ricadere sull'impianto di Ecologia Viterbo. Fabio Altissimi ha annunciato: “Tra giugno e luglio fermeremo l'impianto Tmb di Aprilia anche per tutti gli altri comuni della provincia di Latina che conferiscono da noi. Uno stop che abbiamo già comunicato alle autorità, se in questo tempo non correranno ai ripari trovando una discarica dove conferire 4.500 tonnellate di rifiuti trattati a settimana”. I guai per il Lazio non sembrano però essere finiti qui.

Come riportato da Il Messaggero, sia la Campania che la Toscana hanno rifiutato di farsi carico delle centinaia di tonnellate quotidiane provenienti da Roma. La speranza è che vengano tolti i sigilli ad Albano Laziale oppure la Città Eterna sarà eternamente seppellita dall’immondizia.

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