Cronaca locale

Un romano su tre non paga la Tari: ecco perché

Lo scorso anno non sono stati riscossi ben 1,62 miliardi di euro di tassa per i rifiuti. Anche con le multe lo stesso problema

Un romano su tre non paga la Tari: ecco perché

Un romano su tre non paga la Tari, la tassa sui rifiuti, e per Silvia Scozzese, nuovo assessore al Bilancio della giunta guidata dal sindaco Roberto Gualtieri, la colpa sarebbe di Ama che non manda i bollettini. Non solo quindi dei cittadini e dei commercianti che non mettono mano al portafoglio. Come riportato da Il Tempo, solo lo scorso anno si parla di ben 1,62 miliardi di euro per la mancata riscossione della Tari, costata quindi molto cara al bilancio di Roma Capitale e di fatto ai contribuenti. È stata la stessa Scozzese, titolare dei conti pubblici, che durante l’ultima assemblea capitolina ha reso noto quanto sta accadendo, presentando i dati del rendiconto di bilancio 2021.

Capacità riscossione ferma al 34%

La Scozzese ha spiegato: “La capacità di riscossione dei tributi che pesa sul bilancio del Campidoglio per quanto riguarda la Tari si ferma al 34 per cento”. Ha poi aggiunto che si tratta di una cifra consistente “che vale 1,62 miliardi di accantonamento a fondo del 2021 per 1,6 miliardi di residui attivi accertati e non spesi”. L’assessore ha quindi precisato che c’è un buco nelle entrate che crea problemi nella gestione della città. La Scozzese si è poi augurata che entro l'anno si riesca ad avere un sistema che parta e dia risposte immediate. In seguito alle domande presentate dall’opposizione, l’assessore ha dato la colpa della situazione non tanto ai cittadini romani, quanto piuttosto all'Ama, che dovrebbe occuparsi di gestire la riscossione della tassa sui rifiuti. La Scozzese ha precisato di non aver detto che i cittadini non vogliono pagare, ma piuttosto che molte volte non arriva la bolletta a casa dei romani e che, per questo motivo, deve quindi essere cambiato tutto il sistema di riscossione.

Situazione uguale per le multe

Non è solo la Tari che il Campidoglio non riesce a riscuotere. Neppure le contravvenzioni vengono pagate, sia quelle elevate fatte dai vigili per violazioni del codice della strada, che quelle staccate per irregolarità nelle occupazioni di suolo pubblico. Come affermato dall’assessore al Bilancio, in questo caso si riscuote solo il 20%, praticamente una multa su cinque. Con un danno annuale per le casse comunali che varia tra gli 1,5 e i 2 miliardi di euro. La prima variazione al bilancio del Campidoglio, che verrà licenziata nel 2022, come annunciato dalla Scozzese, conterrà 245 milioni di euro in più per i Municipi e i dipartimenti nel titolo degli investimenti. “Nella parte vincolata abbiamo 1 miliardo e 351 milioni di risorse destinate a obiettivi precisi - ha spiegato l’assessore - saranno messe a disposizione dei Municipi con la prima variazione tecnica dopo l'approvazione del rendiconto. Una parte di queste risorse sono state utilizzate già a novembre come avanzo presunto, la parte libera vale 245 milioni ed è tutta destinata a investimenti. Con la prima variazione ci saranno 245 milioni per dipartimenti e municipi”.

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