Cronaca locale

"Le donne sono vittime privilegiate...". L'inferno nel suk della vergogna

Scene di degrado a due passi dalla Piramide Cestia e dall’ingresso della metro, dove ogni giorno decine di abusivi si ritrovano per vendere merce di dubbia provenienza e consumare alcol

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Un suk in piena regola all’uscita di una delle fermate della metropolitana più frequentate della Capitale. La Roma-Lido in questi giorni è gremita di romani e turisti in cerca di ristoro dalla calura estiva sulle spiagge del litorale romano. Al ritorno, però, chi esce dalla metro Ostiense si trova davanti uno scenario indecoroso: un mercatino del rovistato.

Gli abusivi arrivano nel piazzale alle prime ore del mattino, sistemano la mercanzia sopra i teli e bivaccano con la birra in mano sui muretti delle aiuole. Così nel giro di qualche ora i giardinetti si riempiono di bottiglie di vino, birra e superalcolici. A terra ci sono vecchie scarpe, vestiti sudici, oggetti recuperati dai cassonetti. Ma se hai gli agganci giusti si può acquistare anche altro. "Un cellulare che costa 300 euro qui lo trovi a 50 euro", rivela un agente impegnato in uno dei tanti blitz che periodicamente vanno in scena per cercare di smantellare il mercatino. Ci conferma, insomma, che qui si può trovare anche "roba rubata". "Spesso – ci assicura – abbiamo visto cose che non sono proprio da cassonetto".

Stavolta c’è anche un fermato. Si tratta di un cittadino straniero accusato di aver aggredito qualche giorno prima una donna. Per questo gli agenti lo hanno caricato su una volante e portato in commissariato. "Qui c’è gente ubriaca, un po’ fatta, e quindi possono anche capitare episodi violenti", sussurra ancora chi conosce bene le dinamiche del mercatino abusivo. "Le donne – prosegue – sono le vittime privilegiate, perché minacciare una donna è la cosa più semplice, lo sa meglio di me".

Nonostante gli interventi delle forze dell’ordine e le denunce, però, la situazione non cambia. A distanza di una settimana dall’ultima retata gli abusivi sono ancora lì a presidiare la piazza. "Scegliete quello che volete, costa tutto un euro", cerca di agganciarci un algerino. Ci dice di lavorare nel settore dell’import-export con il Paese nordafricano. “Ma con il Covid – aggiunge subito dopo – è tutto fermo”. E così ora propone chincaglieria per pochi spiccioli ai passanti. I traffici vanno avanti tra assembramenti e nessun rispetto delle regole anti-contagio. I residenti, ormai, sono terrorizzati. "Chi va a lavorare civilmente, o anche i turisti che entrano ed escono dalla metro, deve convivere con la paura di essere derubato o di assistere a bivacchi e risse", si sfoga un habitué della zona. "Ci passo solo se è indispensabile – gli fa eco una ragazza che porta a spasso il cane – altrimenti cerco di evitare, lì c’è gente poco raccomandabile".

Claudio De Santis, presidente del Comitato di quartiere L’Ostiense, da tempo si batte perché l’area sia presidiata da una volante della polizia locale. "Quando ha aperto il centro vaccinale di via delle Cave Ardeatine, gli abusivi si sono spostati a piazzale Ostiense", ci spiega. "Lì in mezzo non c’è solo merce rovistata – è pronto a scommettere l’attivista – ma anche oggetti di dubbia provenienza". "Senza contare – prosegue De Santis – le evidenti criticità di ordine igienico sanitario, tutta quella gente se ne sta assembrata per ore senza mascherina".

I vigili, secondo la testimonianza dell’attivista, passano quasi ogni giorno, ma distese paccottiglia e bivacchi tornano puntualmente al loro posto. Per questo la richiesta dei residenti è che ci sia un presidio fisso, almeno dalle dieci del mattino alle sette di sera. "Continueremo a batterci per il decoro e la sicurezza, siamo in un municipio centralissimo, davanti alla piramide Cestia e al museo Ostiense: è sconcertante – conclude allargando le braccia – che ci sia una situazione così indecorosa all’ombra delle bellezze di Roma".

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