"Nordafricano, alto, col giubbotto rosso". Caccia allo stupratore a Roma

Non sono tanti i dettagli a disposizione delle forze dell'ordine per individuare lo stupratore di Roma ma alcuni elementi potrebbero essere fondamentali

"Nordafricano, alto, col giubbotto rosso". Caccia allo stupratore a Roma

Sono ancora molti i dettagli da chiarire nella vicenda dello stupro di Roma, primo fra tutti l'identità del predatore sessuale che ha aggredito la donna alle spalle, scaraventandola all'interno della sua stessa auto, per poi picchiarla e violentarla. Un'amica della vittima, preoccupata nel non vederla rientrare, le è andata incontro ed è arrivata quando ancora l'uomo era sopra la sua amica, nel pieno della sua azione violenta. È riuscita a prenderlo ma non a fermarlo, lui si è divincolato ed è scappato. Qualcuno ha anche provato a rincorrerlo ma l'uomo, sfruttando la notte e la pioggia, non ha faticato a far perdere le sue tracce.

L'aggressore è stato descritto come un uomo dalla corporatura longilinea, di statura alta. La sua pelle è stata descritta come olivastra da chi è riuscito a intercettarlo prima che sparisse e i suoi tratti sono sembrati di tipo nordafricano. Parlava italiano, tanto che ha insultato in maniera greve la sua vittima prima di violentarla, ma con accento straniero. Inoltre, come riferito da alcuni testimoni, indossava un giubbotto rosso. Un dettaglio, questo, che potrebbe essere determinante per ricostruire i suoi spostamenti attraverso le telecamere di sicurezza disposte nella zona e anche nell'area nei pressi della quale è avvenuto lo stupro.

Inoltre, l'uomo ha lasciato nella 500 L della sua vittima un tablet. Gli investigatori stanno ancora cercando di capire se possa trattarsi di un dispositivo rubato poco prima.

Se così fosse, non darebbe particolari indicazioni sull'autore della violenza, anche perché la vittima ha raccontato che l'uomo, proprio per non lasciare traccia di sé, indossava dei guanti in lattice che non hanno permesso l'individuazione di impronte digitali, almeno per il momento. Questo rende più complicato il riconoscimento in mancanza di altri elementi biologici o, comunque, di tracce dell'uomo, che gli agenti della polizia scientifica stanno tutt'ora cercando nell'area e non solo.

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