Usano pure la guerra per truffare gli anziani

I carabinieri hanno distribuito dei vademecum fuori dalle chiese per mettere in guardia le possibili vittime

Usano pure la guerra per truffare gli anziani

Adesso per truffare gli anziani si sono inventati perfino un raggiro legato alla guerra. Del resto è il tema di questi ultimi giorni e risulta quindi credibile e attuale. Falsi tecnici del Comune o di aziende specializzate vanno a suonare ai citofoni di persone anziane per cercare di convincere le vittime prescelte, soprattutto pensionati con più di 70 anni, ad aprire la loro porta di casa. In questo periodo i truffatori puntano sulla paura che i poveretti possano avere di rimanere al freddo, senza luce o gas. Magari si presentano e dicono di dover controllare i contatori, perché con la guerra in corso non si sa mai. Una volta entrati nell’appartamento hanno gioco facile, iniziano a girare di stanza in stanza e, appena l’anziano si distrae, ne approfittano per intascare soldi, portafogli, bancomat o oggetti di valore.

Triplicate le denunce in soli tre mesi

Spesso ci sono dei basisti che informano i ladri indirizzandoli su chi colpire e poter raggirare più facilmente. Facile infatti che le vittime abbiano sentito parlare di crisi e guerra al bar, al supermercato, o anche solo accendendo la televisione o leggendo un giornale. Nei primi mesi del 2022 proprio i più anziani sono stati presi di mira da impostori e ladri. Le denunce ai carabinieri sono state infatti il triplo di quelle sporte nello stesso periodo dello scorso anno. Non sono mancate segnalazioni anche alla Polizia di Stato e ai vigili urbani.

Anche se adesso la scusa maggiormente utilizzata è quella della guerra in Ucraina, non sono state messe da parte le truffe classiche, usate anche negli anni scorsi. Per esempio viene ancora utilizzata quella dell’incidente a un parente, magari un nipote, o quella della consegna di un pacco in casa. Senza dimenticare gli amici inventati dei figli che si trovano ad avere bisogno di aiuto o di un prestito in denaro. Nella Capitale le zone maggiormente colpite sono Tufello, Balduina, Centocelle, Monteverde, San Giovanni, Cavour, Trastevere, Barberini, Casal Palocco e Malafede. Mentre fuori Roma vanno alla grande Grottaferrata, Anzio, Labico, Civitavecchia, San Cesareo, Colleferro, Marino e Guidonia. A fronte di questo fenomeno i carabinieri hanno deciso di avvicinare gli anziani all’uscita della chiesa per dare loro un vedemecum con le raccomandazioni da seguire per non rischiare di incappare in una truffa. I poliziotti sono andati invece al mercato Trionfale per parlare con i pensionati.

Il vademecum in aiuto agli anziani

Come riportato dall'edizione di Roma del Corriere della sera, la prima raccomandazione è quella di fare estrema attenzione, perché i truffatori insistono oltre il dovuto e hanno sempre fretta. Domenica mattina i militari sono andati davanti alla chiesa di San Pio V, all'Aurelio, per incontrare gli anziani e informarli sui possibili raggiri. Spesso infatti le persone, per vergogna o paura, non si recano dalle forze dell’ordine per chiedere aiuto. Come spiegato loro dai carabinieri “possiamo tutti collaborare con la denuncia, dando così elementi alle forze dell'ordine per far conoscere quanto siano diffuse queste truffe e realizzare che non si tratta di qualcosa che capita a pochi sprovveduti, quanto piuttosto di vergognosi reati compiuti da persone senza scrupoli”.

Gli uomini dell’Arma hanno inoltre raccomandato “il massimo dialogo in famiglia fra giovani e anziani per favorire una reale sensibilizzazione preventiva, che può essere potenziata proprio dallo scambio domestico su questo argomento”.

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