La cute è l'organo più esteso che abbiamo e svolge due compiti, uno funzionale e l'altro estetico. Sempre più donne e uomini di tutte le età si rivolgono al chirurgo plastico, chi per migliorare un inestetismo male accettato chi per contrastare il trascorrere del tempo e mantenere un aspetto sano e giovanile il più a lungo possibile.
Ultima novità nell'universo della medicina estetica è il biolifting, ne parliamo con il dottor Alberto Armellini, specialista in Chirurgia Plastica, Estetica e Ricostruttiva, Diplomato alla Scuola Internazionale Medicina Estetica ed esperto in «contouring face». Il chirurgo romano si divide fra il Gianicolo Plastic Surgery Institute e la California, sempre con lo stesso obiettivo: aiutare le persone a piacere e piacersi di più.
«La cute - spiega il dottor Armellini - è il vestito più prezioso che indossiamo e oltre a proteggerci da ciò che ci circonda è anche il nostro più importante biglietto da visita. Dobbiamo imparare a considerare la pelle come un organo, perché lo è a tutti gli effetti e svolge tante funzioni, tutte importanti per il nostro benessere». Il trascorrere del tempo, i raggi solari, il fumo delle sigarette, errate abitudini di vita, l'inquinamento sono solo alcuni nemici della nostra pelle; la medicina moderna punta tutto sulla prevenzione e sull'educazione dei pazienti a prendersi cura della cute fin da quando sono molto giovani. «Fondamentale - continua il dottor Armellini - è valutare lo stato di salute della nostra pelle e lo si fa in modo semplice e non invasivo mediante il check-up cutaneo. Questo esame valuta e misura l'idratazione dello strato corneo, la concentrazione di sebo e il ph della cute e consente insieme a una accurata anamnesi e un attento esame obiettivo, di instaurare un protocollo terapeutico personalizzato sia domiciliare che ambulatoriale».
Ogni cute è un mondo, quindi lo scopo è quello di fare una diagnosi precisa e una terapia mirata. Grande novità è il biolifting metodica infiltrativa indolore che si effettua utilizzando aghi molto sottili e consente una presentabilità immediata. «La nostra pelle - spiega Armellini - è costituita da collagene, elastina e acido ialuronico. Con il passare del tempo tali elementi diminuiscono e perdono di qualità. In poche parole il grado di salute e la gioventù della pelle è direttamente proporzionale alla concentrazione di tali sostanze. Curare la nostra cute, vuol dire fare in modo che queste sostanze siano sempre presenti in quantità costanti». «Con il biolifting - prosegue il chirurgo - si introducono direttamente nel derma acido ialuronico, aminoacidi, vitamine, acidi nucleici, anti-ossidanti, dmae, acido polilattico, in concentrazioni personalizzate a seconda delle caratteristiche cutanee e delle esigenze del singolo paziente. Ogni persona è differente da un'altra, pertanto anche le terapie lo devono essere, solo così si effettua una medicina moderna. La presentabilità del paziente è immediata, il trattamento si fa una volta al mese e può essere associato ad altre procedure come fillers, tossina botulinica, lipostrutturazione, in preparazione alla chirurgia del viso oppure dopo per ottimizzarne i risultati». I vantaggi del biolifting sono tanti: migliore elasticità, tonicità cutanea e idratazione, riduzione dei segni dell'invecchiamento e rallentamento dello stesso, aumento della luminosità del viso, riduzione delle cicatrici da acne, aumentata capacità protettiva della cute e delle sue funzioni. «Tale procedura - aggiunge il dottor Armellini - in associazione a speciali peelings come il blu peel o il mandelico, consente di cancellare le macchie sul viso e garantire un'ottima qualità della pelle.
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