È il viaggio nella terra senza prezzo, senza valore, come carne al mercato degli schiavi, affari loschi e meschini. È la terra di Napoli usata come una latrina, ogni posto un affare sporco, miniere in disuso, cave abbandonate, contenitori da riempire con rifiuti. «... Rotte di terra e di mare per approdi certi, porti sicuri. Napoli, Gioia Tauro, Albania, Montenegro. Pronti a scomparire tra le fauci del ruminante. Chi poteva immaginare che il Paradiso fosse fatto di merda?».
Il traffico dei rifiuti in Campania è protagonista dellultimo noir di Wu Ming, collettivo di scrittori che in Q, con nome di Luther Blissett, e in 1954, ha già raccontato l'identità perduta dell'Italia.
In Previsioni del Tempo si ripercorrono le tappe di un viaggio tra i rifiuti lungo mezza Italia, sotto un cielo inclemente che fa piovere acqua e grandine. «Previsioni meteo: merda su tutta Italia: meglio, meno controlli, meno casini. Peggio, probabili incidenti». Napoli punto darrivo, tra campagne e periferie degradate, marciapiedi coperti da cumuli di spazzatura dati alle fiamme a generare diossina, immondizia che galleggia nel fango, topi che spadroneggiano indisturbati. Lattuale emergenza della regione Campania è solo il risultato di un processo che dura da quasi ventanni e che coinvolge criminali da tutto il mondo, dallAlbania alla Cina. «I soci accorrono a frotte. Ditte, aziende, consorzi... Intuiscono, annusano, immaginano profitti». I clan della camorra hanno iniziato a mettere le mani sui rifiuti già negli anni 80. Da allora lecomafia ha smaltito nelle province campane illegalmente e senza nessuna precauzione almeno dieci milioni di tonnellate di rifiuti tossici e pericolosi provenienti dallItalia e in molti casi dallestero. «Ho cominciato con la Romania, circa dieci anni fa... Timisoara. Andate a dare un'occhiata alle miniere in disuso, alle cave abbandonate. Dentro c'è di tutto. Una latrina piena...». Montagne di immondizia alte più del Vesuvio, che frutta sette miliardi di euro lanno. «...A cchi 'a vulissi rà sta'mmerda?" Gli bastavano e avanzavano i soldi pubblici, l'emergenza continua, i posti di lavoro, le cooperative, gli sghei degli imprenditori del Nord. Tutto sotto il tappeto di casa. Oro dentro le tasche, cianuro sotto le scarpe. Chi se ne fotte».
Uomini daffari che hanno lasciato a casa catene e anelli doro pesanti, al collo solo una catenina con un crocefisso che spunta dal vestito buono dellimprenditore. «... Container che vanno dritti allesofago che li inghiottirà in pochi minuti. Finiranno in un pilone, una tangenziale, una collinetta artificiale. Ai buzzurri interessano i soldi, non la salute dei loro figli buzzurri», si legge. «Ex aree agricole, ex cave, ex siti industriali.
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