«Il Parlamento approvi in fretta il pacchetto sicurezza». Firmato Filippo Penati. Ma il presidente della Provincia lancia anche un jaccuse, mentre il consiglio dei ministri dà il via libera a un decreto legge che riconosce ai prefetti il potere di allontanare cittadini comunitari per motivi di sicurezza pubblica. «Sono stati sottovalutati gli esiti che limmigrazione dalla Romania ha prodotto nelle grandi aree metropolitane» fa sapere linquilino di Palazzo Isimbardi.
Peccato che alle porte di Milano, «lo sceriffo Penati» rivela Mariastella Gelmini, «che a parole reclama la revisione in senso restrittivo delle normative sugli ingressi, finanzi una struttura daccoglienza pro-rom». Denuncia del coordinatore regionale di Forza Italia che (ri)svela la sinistra double-face, quella che si contraddice nei fatti e che, senza forse, neppure saccorge della protesta dei sindaci lombardi. «Giusta protesta» chiosa il governatore Roberto Formigoni «per avere poteri reali, sostanziali e non formali» per far fronte allemergenza sicurezza.
Già, come annota il sindaco Letizia Moratti «la sicurezza merita una risposta vera, che sappia dare soluzioni rapide, chiare e complete». In soldoni, «costruire politiche coerenti tra il livello nazionale e quello locale» ossia «tra quel poco che gli amministratori possono fare sulla base delle loro competenze a livello cittadino e le politiche nazionali ispirate allideologia che tende a tutelare più i colpevoli che le vittime».
Nota sottoscritta anche dallassessore regionale Davide Boni «il pacchetto sicurezza del governo Prodi non è un passo avanti a favore dei Comuni, che reclamano più forze dellordine e maggior autonomia decisionale di intervento». Virgolettato confermato dai numeri diffusi dallufficio statistico del Comune, che registra unescalation dellimmigrazione, «più 12 per cento in soli tre mesi, balzo in avanti dei romeni a quota 7.327 dai 6.459 di giugno»: «I romeni occupano abusivamente le case popolari di Quarto Oggiaro, erigono baraccopoli nelle periferie e gestiscono con gli albanesi accattonaggio, rapine e narcotraffico alla stazione Centrale oltre alla prostituzione minorile in piazza Trento».
Fotografia di unimmigrazione che il vicesindaco Riccardo De Corato definisce «fuori controllo» in una città disponibile però a declinare solidarietà e legalità. «Lamministrazione comunale è pronta ad accogliere tutti i bambini rom del mondo purché siano sottratti ai genitori che li mandano a rubare e a prostituirsi» fa sapere Tiziana Maiolo.
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