da Milanello
Ronaldinho e Pato sono partiti per Pechino, Kakà resta a Milanello col broncio perché non può seguirli. Nel giorno della sua partenza da Milanello, Ronaldinho prova a tendere la mano al suo sodale più famoso con un messaggio che sembra fatto apposta per costruire un rapporto migliore tra i due, avvicinati prima solo dalla seleçao. «Spero che Kakà resti il più a lungo possibile nel Milan perché ci divertiremo insieme», il pronostico-invito spedito al compagno di squadra tentato dalle offerte ultramilionarie del Chelsea e in parte seccato per il diverso trattamento garantito al Gaucho. Vincere la medaglia doro a Pechino, per il Brasile, è come vincere un mondiale: e Kakà voleva esserci. Perciò lintervento di Ronaldinho sembra un appello rivolto proprio al Pallone doro in carica e al resto della squadra.
«Il Milan non è solo Ronaldinho-Kakà-Pato, ma è una squadra, quindi è giusto parlare di tutti» la sua frase-simbolo. Da perfetto public-relation man di se stesso, Ronaldinho cala poi un altro asso con una lettera indirizzata al Barcellona, agli ex compagni e ai tifosi blaugrana, che profuma di buoni sentimenti e di riconoscenza. Un grazie sincero e appassionato per gli anni stupendi col Barça e una chiusa da libro «Cuore»: «Ho avuto tanto, tantissimo. Sono stato felice a Barcellona e col Barcellona. Porterò tutto nel mio cuore con tanto affetto. Il calcio è un gioco, è una festa, è uno sport per gioire e per dare gioia. Bisogna giocare al calcio con il sorriso. Questo è per me il suo significato. Grazie di aver sorriso con me».
Tra Milan e Inter è già derby, ma niente critiche né polemiche per ora, solo la curiosità di Carlo Ancelotti nel voler conoscere da vicino i metodi innovativi che Mourinho ha portato ad Appiano. «A differenza di tanti altri, Mourinho ha cominciato con diversi lavori particolari con la palla», spiega Ancelotti già informato. «Metodi che sembrano essere interessanti e che mi piacerebbe conoscere. Sì, vorrei proprio avere uno scambio di opinioni con lui. Ritengo che ognuno di noi abbia qualcosa di nuovo da portare al mondo del calcio. Lunica cosa è che chi allena non può aggiornarsi, se non mandando in giro qualcuno a visionare i metodi degli altri. Qualche anno fa a Ginevra si era parlato del fatto di poter fare qualche scambio, ma è stato difficile realizzare una cosa del genere, non tutti erano daccordo» rivela il tecnico rossonero.
È un Ancelotti soddisfatto della campagna acquisti del Milan. Sentite il suo commento: «È arrivato un grande in difesa, Zambrotta; un grandissimo a centrocampo, Flamini, un fenomeno in attacco, Ronaldinho, ragazzo timido, si è presentato in punta di piedi, è integro, arriva da 4 mesi di stop ma ora, con le Olimpiadi, potrà recuperare la condizione fisica». E su Kakà: «Anche lui può sfruttare la presenza di Ronnie per migliorare le proprie prestazioni. Lo vedo felice e niente affatto turbato dalle voci di mercato».
Oggi a Cremona, ore 18,30, prima amichevole del Milan contro la Cremonese, con incasso devoluto a fondazione Milan.
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