Ronaldo dà forfait: «Non posso ammalarmi»

Questa, dal Castello di Tolcinasco Golf &Country Club, è la breve cronaca dell'impresa di un assente. Di una vicenda che sposa il comico con lo stress. Sotto il diluvio del mattino, tale da fare sospendere una Pro-am ch'è ripresa in qualche modo nel pomeriggio, tutti già erano in attesa di Luis Nazario Ronaldo il quale, assieme a Massaro e Donadoni, avrebbe dovuto giocare nel quartetto guidato da Peppo Canonica. Ma del fuoriclasse brasiliano non c'era traccia.
C'erano invece i telecronisti del Tg1 e di Sky, c'erano giornalisti e fotografi di mezzo mondo che aspettavano il fenomeno milanista per intervistarlo sulla sua passione per il golf, sull'ultimo pronostico riguardante il Milan-Manchester serale. C'erano per un nulla ch'è diventato, paradossalmente, il motivo conduttore d'una giornata bagnata e trascorsa in grisaglia.
Rileggo gli appunti e trascrivo.
Ore 11,15 - Corre una voce tra la sala stampa e la Club house: sta arrivando. Passa mezz'ora e non arriva nessuno.
Ore 12,45 - Spiffero apparentemente autorevole: sta andando alla tenda Telecom dove lo aspetta Donadoni. Si corre alla tenda Telecom, sotto la pioggia, scoprendo strada facendo che Donadoni è seduto nella sala bar della Club house e che nella tenda Telecom non c'è nessuno che neppure somigli a Ronaldo.
Ore 13,05 - Sto a un tavolo con Canonica. Poco prima Rocca, al suo primo Telecom Open Italia da senior, mi ha confidato di sperare molto in una bella gara del Peppo e il Peppo sorride dicendo che «Costantino è sempre troppo buono con me». Ma Ronaldo? «Io sono milanista e Ronaldo lo conosco appena. Dovrebbe giocare nella mia squadra questa Pro-am ma, visto il tempo, temo che se ne chiamerà fuori. Peccato...».
Ore 13,30 - Alla tenda Telecom ecco, finalmente, la bocca della verità, quella di Daniele Massaro. «Ho telefonato poco fa a Ronaldo. Mi ha detto che, dopo l'allenamento di stamattina, stava andando a casa per salutare il figlio, che è in partenza.

E ha aggiunto: se non piovesse, verrei lì al golf, come avevo promesso, ma se poi vengo e mi prendo qualche malanno come la metto con il Milan? Confido di essere capito». Poco dopo, la notizia della sua rinuncia diventa ufficiale: evidentemente era destino che ieri Ronaldo (non abilitato alla Champions) non potesse fare una partita ufficiale né di calcio né di golf.

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