Ronco Scrivia Addio a Gatto, sindaco comunista «buono»

«Un autentico comunista», ma nel senso migliore del termine. A rendere omaggio a Osvaldo Gatto, storico sindaco di Ronco Scrivia scomparso (a 78 anni) sabato all'ospedale di Novara ci sono tutti: cittadini e politici di entrambi gli schieramenti. A cominciare da Gian Piero Traverso, consigliere della lista «Noi per Ronco» (sostenuta da Pdl e Lega). «Pur avendo una posizione politica diversa dalla mia aveva una serietà nel fare il sindaco intellettualmente riconosciuta», lo ricorda Traverso. «Era un vero comunista, ma della sua serietà tutti gli davano atto anche perché ha ottenuto cose tangibili per il paese come la piscina o l'eliminazione del passaggio a livello», aggiunge il consigliere che a metà degli anni ottanta ha fatto parte della coalizione di pentapartito che ha mandato Gatto all'opposizione.
Ma il militante del Pci, entrato giovanissimo in consiglio comunale, vice sindaco dal 1970 al 1975 e sindaco dal 1975 al 1985, non si è dato per vinto. Dopo una breve pausa dal 1991 al 1995, nel 1996 ritorna in comune sempre come consigliere di minoranza sino al 2002, quando rassegno le dimissioni definitive. A soli 34 anni, l'attuale sindaco Simone Franceschi (Pd) ricorda: «per la mia età ho conosciuto Gatto come simbolo. Era una persona molto legata al paese e in passato per il paese non ha esitato a compiere gesti eclatanti come occupare l'ospedale di Borgo Fornari quando lo volevano chiudere».

È stato lui a impostare il piano attuale per gli insediamenti produttivi aggiunge Franceschi forse con un po' di malinconia: «erano gli anni in cui si faceva veramente politica».
La camera ardente è stata allestita presso la sala consigliare del Comune mentre i funerali si svolgeranno, in forma civile, domani alle 15,30 sempre nel palazzo comunale.

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