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Ronco Scrivia Con Franceschi resiste il muro della sinistra

«Un risultato che paga il lavoro di questi anni», non ha dubbi il riconfermato sindaco di Ronco Scrivia, Simone Franceschi, che con la lista di centrosinistra «Il paese insieme» ha ottenuto 1440 voti e il 58,11 per cento dei consensi contro il 41,88 (1038 voti) della candidata del centrodestra Rita Crosta. In linea con i dati nazionali la partecipazione al voto che si è fermata al 65,77 per cento. Ma per Franceschi la vittoria è soprattutto il modo per replicare ai «ripetuti attacchi di cui siamo stati vittime in questi mesi di campagna elettorale». Insomma, dopo una competizione combattuta a 360 gradi tra Ici, polo industriale (Pip) e accuse di sprechi il sindaco si appella alla logica: chiuse le urne, chiuse le polemiche. «L'ultima parola spetta sempre ai cittadini e se i cittadini hanno deciso di essere ancora amministrati da noi significa che forse non abbiamo lavorato così male in questi anni», dichiara a caldo il sindaco al suo secondo mandato grazie all'appoggio di Idv e Pd (e l'accordo sul programma con Sinistra e Libertà, Federazione di Sinistra e Udc). Ma soprattutto grazie alla pacificazione con l'altra lista di sinistra, «Il Ponte», che 5 anni fa aveva presentato un candidato alternativo (Stefania Malvasio) a Franceschi mentre in queste elezioni ha sostenuto il sindaco uscente. Una sfida ancora più difficile quindi per Rita Crosta, dipendente dell'Ufficio delle Dogane e alla sua prima uscita nella politica ronchese con la lista «Noi per Ronco». Un debutto che però non ha deluso gli elettori di Pdl e Lega visto che la candidata è riuscita ad aumentare i consensi per il centrodestra dal 33 per cento del 2005 (quando il candidato era Gian Piero Traverso) all'attuale 42.

«D'altra parte riuscire in una roccaforte rossa come Ronco a conquistare 11 punti percentuali in un colpo solo è già una vittoria», non si nasconde la signora Crosta che sul futuro azzarda «se continua così per le prossime elezioni la situazione sarà ribaltata».

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