La Rosa Bianca: «Patto con l’Udc»

da Milano

Più di 20 consiglieri regionali, 70 consiglieri provinciali, più di mille consiglieri comunali. Sono i primi numeri con cui la Rosa Bianca, il movimento dei fuoriusciti dall’Udc Tabacci e Baccini e dal sindacalista Pezzotta si presenta alla prima assemblea nazionale, in programma ieri e oggi al palazzetto dello sport di Montecatini. L’assemblea si è aperta significativamente sulle note della canzone di Lucio Battisti il cui ritornello recita «non sarà un’avventura», e con un’esibizione di muscoli: «La struttura è pronta per le elezioni del 13 e 14 aprile», ha spiegato il responsabile organizzativo della Rosa Bianca, Paolo Ricciotti. La principale questione sul tavolo è la possibile convergenza con l’Udc in un Centro alternativo a Pd e Pdl. Per decidere sull’accordo «noi ora vogliamo vedere come risponde il grande popolo della Rosa Bianca che abbiamo autoconvocato qui» ha detto il segretario della nuova formazione Mario Baccini.
«Però spero che possiamo andare presto verso una costituente di una nuova forza politica, non in ricordo di qualcosa, ma come speranza verso il futuro». Intanto la campagna acquisti della Rosa Bianca verso i delusi dei diversi schieramenti si rivolge ora a Ciriaco De Mita, bocciato illustre dal Pd come «volto vecchio». Rimane però sul vago Bruno Tabacci: «Vediamo come vanno le cose, vediamo se ci sono le condizioni perché lui venga a portarci un saluto». Ma è Pezzotta quello che gioca più a carte scoperte e propone un patto con l’Udc per le elezioni del 13 aprile ma anche per una futura alleanza politica al centro.

«Un nuovo soggetto politico, un soggetto centrale», immagina il presidente del nuovo partito, per il quale «il problema politico viene prima della trattativa su altre cose», e che chiede «pari dignità e confronto sostanzialmente politico» ai possibili alleati dell’Udc. Adesso si attende la risposta di Casini, forse già per la mattinata di oggi.

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