Deluso il futuro ferrarista Fernando Alonso. Delusi il presidente della Rossa, Luca di Montezemolo, e il capo della Gestione sportiva, Stefano Domenicali. E deluso Giancarlo Fisichella, ultimo in griglia. Delusi tutti gli uomini rampanti e anche i quasi rampanti come lo spagnolo allultima su Renault (non ha passato il Q1): «Volevo qualcosa di meglio, ma tutti sanno che ho dato il 120% negli ultimi sette anni, non solo in questa gara». Lunico dotato di un pronto ed efficacissimo antidoto allamarezza grande che pervade lambiente è Kimi Raikkonen. Ma il motivo è terribilmente esogeno al team, addirittura straniero, inglese, dOltremanica, si chiama McLaren in pole. Se solo Kimi non farà la sciocchezza di impuntarsi contro la riduzione dellingaggio (giorni fa la trattativa si era arenata perché il nordico era irremovibile e chiedeva gli stessi milioni, oltre 20, dellultimo contratto Ferrari), la squadra inglese lo riaccoglierà a braccia aperte per piazzarlo accanto a prodigio Lewis Hamilton. E infatti «solo la McLaren può darmi la chance di lottare per il Mondiale», sussurra adesso Raikkonen, improvvisamente preda di una loquacità interessata. Perché le frecce dargento, se il mondiale fosse iniziato nove Gp fa, sarebbero molto molto in alto e perché il terzo posto costruttori - salvo clamorosi imprevisti - sarà irrimediabilmente loro e non della nostra Rossa. Per cui, cosa di meglio per Kimi, se non piombare lanno prossimo nel team di cui fu già uomo guida?
Quanto alla Rossa, Domenicali spiega: «Sapevamo che sarebbe stata una sessione molto dura e così è stato. Del resto, non è che potessimo aspettarci molto di più: conosciamo bene la situazione e dobbiamo soltanto cercare di fare del nostro meglio con il potenziale che abbiamo a disposizione. Quanto a Kimi, ha fatto ancora una volta un bel lavoro, dando il massimo in ogni circostanza.
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