Nanni Scaglia
da Valencia
Primo, velocissimo, motivato, sereno, forse decisivo per l'assegnazione del titolo. Loris Capirossi ha dominato con la sua Ducati gommata Bridgestone la prima giornata di prove libere del GP di Valencia e potrebbe essere lui il pilota in grado di fare la differenza. Lo sanno bene anche i due rivali in lotta per il mondiale e non è un caso che sia Valentino Rossi sia Nicky Hayden ne invochino - più o meno direttamente - l'aiuto. «È un bene che Loris sia lì davanti - afferma sicuro Rossi, settimo nelle libere -, sono contento. Non ci siamo parlati, ma sono sicuro che avrà un occhio di riguardo nei miei confronti: sarà più contento se sarò io a farcela piuttosto che Hayden. Capirossi partirà per vincere e se ci dovesse riuscire per me sarà positivo: potremmo fare un gemellaggio tra i nostri tifosi...».
Ma anche Nicky, ieri quarto, spera che Loris possa dargli in qualche modo una mano. «Ho bisogno del maggior numero possibile di piloti veloci che si inseriscano tra me e Rossi. Quindi mi sta bene che Capirossi sia tanto competitivo: io però devo vincere a tutti i costi».
Tirato in ballo, il campione della Ducati si tira formalmente fuori dalla mischia. «Valentino ha tutte le qualità per vincere - se la ride Loris - senza bisogno che io gli dia una mano. Io penserò solamente a fare la mia gara, senza creare problemi a nessuno. Io credo nello sport ed è logico che se devo rischiare per passare Rossi, non lo faccio. Ma lo stesso discorso vale per Hayden». Riguardo al fatto di essere nellelenco degli spiati dallanagrafe tributaria, Loris non se la prende: «Tanto non ho nulla da nascondere».
Insomma, affari loro. Lo pensa anche la Honda, nella persona di Satoru Horiike, nientemeno che il numero due della HRC. «Era giusto che in Portogallo non ci fosse nessun ordine di squadra - spiega un po' a sorpresa il giapponese - e la Honda non farà mai una cosa del genere, per rispetto dei piloti, dei team e del pubblico. All'Estoril Pedrosa ha fatto un errore, tutto qui».
Parole che fanno fregare le mani a Rossi. «Conosco bene la Honda, se Horiike dice così vuol dire che allora faranno gioco di squadra... Comunque non posso che essere d'accordo con lui al 100%».
La Yamaha, invece, sarà unita come in Portogallo, anzi addirittura di più, dato che la casa giapponese ha annunciato il rinnovo del contratto a Colin Edwards anche per il 2007. «Colin - conferma Vale - è in forma e motivato, cercherà di stare davanti come ha fatto all'Estoril. Loro sono in sei, noi siamo in due, dobbiamo essere veloci entrambi. Comunque è meglio essere solo in due, ma uniti, che in sei ma ognuno per conto suo».
Lo pensa anche Hayden, anche se non lo può dire apertamente. Quando gli vengono riferite le parole del manager giapponese se la cava con un sorriso ironico, quando gli si chiede com'è il clima all'interno del box, risponde deciso. «Come prima: del resto, non è che ci siamo mai parlati tanto».
L'americano è sicuramente più agitato del rivale italiano, ma entrambi si dicono pronti per la sfida finale. «In configurazione gara - spiega Rossi - siamo stati veloci, ho fatto 15 giri consecutivi con la stessa gomma. Sicuramente Hayden farà la gara della vita, ma noi possiamo stare lì».
Lo sa bene anche il pilota della Honda. «Questa pista mi piace ed è comunque positivo trovarsi ancora in lotta per il mondiale all'ultima gara. Ma per battere Rossi devo essere più veloce».
Oggi alle 14 le prove ufficiali.
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