Rossi: Champions? Per ora è migliorata la classifica

Ottenuta l’intera posta in palio contro il Livorno degli ex Morrone, Cesar, Filippini, Fiore e Orsi, adesso alla Lazio (tornata sul podio grazie al concomitante pareggio del Milan) manca appena un punto per l’aritmetica conferma almeno del quarto posto, perché a 270 minuti dal traguardo il vantaggio sull’Empoli ancora non basta per stappare lo spumante. Ma l’inezia mancante non infastidisce comunque i laziali, consapevoli che - scongiuri del caso a parte - ormai ce l’hanno fatta e c’è solo da capire se per loro si apriranno le porte dell’aristocrazia (sia pure passando dai preliminari) o quelle della nobiltà del football europeo. Rimane il fatto che l’uno a zero con cui i tesserati di Claudio Lotito hanno piegato ieri pomeriggio le resistenze degli amaranto del presidente Spinelli (che non vincono in trasferta dal 15 ottobre, 2-0 ad Ascoli; da allora i labronici hanno inanellato 3 pareggi e 11 sconfitte) torna a regalare al vecchio cuore biancoceleste il gusto di applaudire una vittoria dopo che per un mese (tre pari e un ko) l’intera posta in palio era sempre sfuggita di mano. Gol di Jimenez, quasi a conferma della scelta azzeccata regalata agli orfani di Massimo Oddo durante le operazioni-mercato di gennaio, e congratulazioni a Sebastiano Siviglia, quasi un portafortuna per i «formelliani» perché festeggia con lo stesso risultato della «prima» (1-0 alla Sampdoria) la partita numero 100 in maglia biancoceleste. Ma il cileno e il difensore non sono che due «operai» di una squadra votata al sacrificio collettivo, che incorona per una domenica Mutarelli migliore in campo e accende i riflettori sull’allenatore-manager Delio Rossi: «Siamo vicini alla Champions... ma non ci siamo ancora arrivati, fermo restando che la classifica è migliorata rispetto a domenica scorsa e di questo ne sono consapevole». Così, visto che la qualificazione europea è quasi una certezza ma sarebbe preferibile glissare sull’argomento (scaramanzia docet), il tecnico romagnolo preferisce analizzare il recente passato, ovvero la sfida appena vinta con i toscani: «Oggi chi ha guardato la partita non ha visto una squadra stanca. L’unico problema è stato quello di aver tenuto aperta la gara sino alla fine». Poi, in merito alle ipotesi di mercato, ecco il Rossi-pensiero: «Se riusciamo a migliorare la rosa bene, ma la società ci sta già pensando e noi da questo punto di vista abbiamo fatto un buon campionato lavorando in silenzio: insomma, in base agli obiettivi, la società si sta già muovendo». Vince la Lazio, ottengono il successo anche quelli di Trigoria e diventano quasi inevitabili i riferimenti al match dei giallorossi: «A me non piace gioire delle disgrazie altrui e credo che la Roma abbia fatto un favore a se stessa, poi, di riflesso, battendo il Palermo, ha fatto un favore anche a noi».

Necessari diventano anche i commenti per la bandiera con la croce celtica comparsa sugli spalti: «La mamma dei cretini è sempre incinta - ha sottolineato Rossi -: cosa c’entra la politica con il calcio? Si commenta da sola. I cretini stanno dappertutto, anche fra i giornalisti e gli allenatori».

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