Benny Casadei Lucchi
Giovedì 10 novembre 2005. Valentino Rossi diventa pilota di formula uno. Dopo i test a Fiorano, dopo il corso accelerato voluto e concesso dal presidente tifoso Luca di Montezemolo, il Dottore del motomondiale inizia a fare sul serio. Stamane, salvo improvvisi cambi di programma causati da Giove Pluvio e la nebbia e chissà cosaltro, il sette volte campione del mondo smette ufficialmente con gli assaggini di F1 e inizia a inghiottire a cucchiaiate, perchè sullasfalto amico e collinoso del Mugello, circuito vero, non si gioca più.
Ieri lultimo riscaldamento a Fiorano con una gloriosa F2004, quindi il trasferimento fra le colline toscane, sulla pista di cui conosce ogni angolo e curva e segreto, dove scoprirà se per davvero, oltre al ginocchio che sa strisciare divinamente per terra, dispone anche del piede magico per correre in F1. Di recente, il Dottore del motomondiale aveva infatti manifestato in più duna occasione il desiderio di trovare risposta allunico, vero, interrogativo che ancora lo attanagliava. Il seguente: «Ma io so frenare in F1 oppure no?». Quesito nobile, visto che la grande differenza tra moto e auto non è data dal numero di ruote bensì dal modo di frenare. In sella si deve anticipare, al volante si ritarda il più possibile. E qui si fa la differenza. Per questo ieri nella tarda mattinata Valentino, accompagnato dal suo manager Gibo Badioli, è arrivato a Fiorano. Obiettivo: prendere confidenza con la Ferrari dopo il tempo trascorso dallultimo test (quello dinizio agosto). Al contrario delle volte precedenti, non cerano però ad attenderlo piloti o collaudatori della Rossa in veste di Ciceroni o insegnanti. Valentino ha fatto tutto da solo: tuta, casco e via in auto a dare indicazioni allo staff tecnico che lo seguiva dal box. Poco prima delluna è sceso in pista, qualche giro di riscaldamento, poi un non meglio precisato problema tecnico. Quindi il ritorno sul tracciato e quaranta giri praticamente tutti dun fiato. E la decisione: si replica al Mugello.
Sul circuito amico dove ha vinto tante volte, il Dottor Rossi troverà la risposta che cerca. Ha fretta di scoprirlo, perché è inutile andare in vacanza (da dicembre) crogiolandosi allidea di pianificare lo sbarco in F1 senza sapere se ha la dote principale di un pilota dauto. Anche perché il resto pare proprio esserci: sembra infatti che a centro curva Valentino si sia dimostrato rapido quanto, se non più, di Schumi. Il lungo rettilineo del Mugello gli darà così lopportunità di osare al limite anche in staccata. E capire.
Se oggi (potrebbe provare anche domani) Rossi avrà soddisfatto questa curiosità, il resto del progetto formula uno sarà appeso solo e unicamente ad altre sensibilità, soprattutto quelle dellanimo. Fermo restando il 2006 ancora in sella alla Yamaha, a fine stagione Rossi dovrà deciderà il da farsi. La Ferrari non è un ente di beneficenza, per cui va bene i test, va bene le lezioni private, ma poi una decisione dovrà essere presa, visto che euro più euro meno, a suon di prove e materiali, si è già oltre il milione.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.