Arriva l'estate. Che per molti significa mare e spiaggia. Ma sono numerosi quelli che preferiscono il fresco dell'entroterra ligure. Che è ben rappresentato dal Parco dell'Antola, entità che comprende 12 Comuni di 2 vallate diverse. La Valle Scrivia e la Val Trebbia. A raccontare le iniziative del Parco è il presidente Roberto Costa
Quali sono le iniziative? La vostra punta di diamante?
«Abbiamo già iniziato con la Festa di San Pietro di metà giugno, i mille persone sull'Antola. Poi ci sono le innumerevoli proposte che arrivano dai Comuni. Dal Mondo antico (O Mundantigo) che si svolge a Molino Vecchio in Valbrevenna (fine agosto) alle due Expo. Quella della Vallescrivia dall'8 al 10 luglio a Casella. Quella del Valtrebbia dal 21 al 24 luglio a Rovegno. Il fiore all'occhiello è l'Osservatorio Astronomico che abbiamo installato in località Case del Romano, oltre al planetario, grazie all'impegno dell'Università e della Regione. Avrà un telescopio a specchio a 800mm, uno tra i più importanti d'Italia non professionale. Puntiamo molto su questa iniziativa».
Parteciperete al progetto del Genoa Cfc, «La Liguria corre con noi» indirizzata a valorizzare i Comuni liguri.
«L'idea è venuta proprio ai piccoli Comuni che ci hanno informato della proposta, chiedendoci se il Parco poteva aiutarli visto che da un punto di vista organizzativo per noi era più facile. Sicuramente la partecipazione gratuita ci ha aiutato e così i nostri comuni esporranno al buffet dello stadio i loro prodotti tipici».
Il parco dell'Antola è ormai una realtà consolidata, ma i genovesi vi conoscono?
«Mai abbastanza perché Genova è una città grande che conosce poco il suo entroterra. Non esiste quella simbiosi che c'è tra Chiavari ed il Parco dell'Aveto».
I Comuni rispondono?
«Alcuni, come Torriglia e Savignone, hanno una spiccata propensione al turismo, altri invece lo stanno scoprendo ultimamente. Per esempio Vobbia con il suo Castello di Pietra e la Valbrevenna con il borgo medioevale di Senarega. E qualcosa per fortuna si muove pure dal punto di vista imprenditoriale grazie all'apertura di Bed and Breakfast o a piccole attività agricole».
Come sta l'Antola da un punto di vista ambientale?
«Direi abbastanza in salute, ma si può migliorare. Al momento ci preoccupa la malattia che ha colpito molti boschi di castagna».
Quanti turisti visitano il parco durante l'anno?
«I dati sono molto confortanti.
Numeri importanti che l'Ente vuol veder crescere anche nel periodo invernale. «Grazie ad un programma di educazione ambientale con le scuole. L'obiettivo è quello di portare circa un migliaio di studenti».
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