Dalle mele «Appiccadorza» e «Bianca di Ussassai» provenienti dalla Sardegna, alle «Milo limungieddo pizzuto» e «Milo piettorusso» della Campania, fino alle «Modì» e «Catarina» della Lombardia. È il percorso nella «biodiversità dell'ortofrutta» che propone la mostra «Più frutta, più verdura: melemangio», inaugurata ieri dall'assessore comunale all'Educazione, Bruno Simini, alla Rotonda della Besana. Una «esposizione pomologica», con oltre mille varietà di frutta e verdura, tipiche delle diverse regioni italiane e molte sconosciute: dai progenitori selvatici alle forme in estinzione.
L'iniziativa rappresenta il primo evento del progetto di educazione alimentare «Ortocircuito. Frutta e verdura. Altro giro, altro gusto», promosso nelle scuole dalla Regione e dal Comune, insieme con la Asl e con aziende partner.
La mostra «pomologica», rivolta ai bambini e alle loro famiglie, resterà aperta fino al 30 ottobre e presenta un migliaio di prodotti, tra frutta, ortaggi, legumi, cereali, che non si trovano più, o difficilmente, sul mercato: dalla mela «Trempa Orrubbia» di Sardegna, alla «pera del Commendatore» o al «limone cedrato Spadafora» di Sicilia; dalla cipolla rossa di Tropea, il fagiolo nero silano o il peperoncino «Garbanzano», prodotti della Calabria, al «mandarino tardivo di Ciaculli» della Puglia; dal «Milo Ciuccio» della Campania alle zucche «Turbante» e «Gallinella» dell'Emilia Romagna, fino alle uve Moscato della Lombardia.
«Insieme con le famiglie stiamo cercando di affrontare la battaglia contro il sovrappeso e l'obesità nei bambini - ha detto Simini - Con Milano Ristorazione, stiamo cercando di far diventare quello del pasto un momento di educazione. In questo progetto, è importante far conoscere la frutta e fare capire che fa bene. La scuola in questo ha un ruolo importante, ma non basta, è essenziale anche la famiglia».
La mostra è aperta dalle 9 alle 17.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.