Rozzano vara il piano regolatore a porte chiuse

Putiferio in aula a Rozzano, nella seduta del consiglio comunale convocata per adottare il Piano generale del territorio: al punto che, dopo l’ennesimo scontro verbale tra consiglieri, per motivi di ordine pubblico l’aula è stata chiusa ed il dibattito è proseguito a porte chiuse, fino alla delibera di adozione del Pgt. Sullo sfondo, storie di racket, incendi, penetrazioni criminali vere o presunte. Con la conseguenza che il sindaco Massimo D’Avolio, del Partito democratico, (nella foto), ieri ha preso carta e penna per segnalare al Prefetto quanto sta accadendo a Rozzano. «Mi sono sentito in dovere di informare Gian Valerio Lombardi, prefetto di Milano, su come si stanno svolgendo i consigli comunali negli ultimi due mesi nella nostra città», dice il sindaco.
Protagonista dello scontro Domenico Anselmo, consigliere comunale eletto nelle file della maggioranza e passato poi all’opposizione. Anselmo, che è titolare anche di una panetteria, accusa membri della Giunta di conoscere gli autori dell’attentato che ha mandato a fuoco il suo negozio. Un altro incendio sospetto, secondo Anselmo, è quello che ha colpito il chiosco di alimentari di un altro consigliere del Pd, Francesco Cuvello. «Sono legati alla richiesta di una licenza per l'apertura di una sala giochi che non è stata esaudita», aveva affermato qualche tempo fa Anselmo (che già quando aveva un negozio a Fizzonasco era stato vittima di un attentato).


Alle polemiche di Anselmo si era associato recentemente Frediano Manzi, leader dell’associazione Sos Racket e Usura. Ma il rapporto tra i due si è guastato dopo che Manzi ha ammesso di avere organizzato egli stesso gli attentati ai propri danni per richiamare l’attenzione sul fenomeno del racket.

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