Non era la prima volta che quel clochard, giovane, alto, biondo, di apparente origine slava, si faceva vedere (e inquadrare dalle telecamere) allinterno del supermercato.
Difficile pensare che fosse un socio Coop solo perché era solito indugiare vicino ai banchi degli alimentari venduti in offerta speciale agli affiliati.
Difatti il giovane non aveva la tessera, ma puntava lo stesso alle specialità più esclusive, e più care, ma messe in vendita a prezzi molto più abbordabili rispetto a quelli assegnati alla schiera dei clienti normali.
Due branzini da un chilo, per esempio, belli, lucenti, freschissimi, che il senza dimora sè messo in tasca allimprovviso, senza farli neanche desquamare. E ha guadagnato in fretta luscita.
La manovra, per quanto lesta, non è sfuggita a due clienti che hanno avvertito il personale. Breve, ma inutile linseguimento: luomo ha fatto perdere le tracce, prima defilandosi fra gli scomparti dei prodotti da forno, poi dribblando gli scaffali di latticini e salumi, infine lasciandosi alle spalle il settore surgelati. Sempre sotto lo sguardo dei clienti esterrefatti.
Per ogni slalom, comunque, cera sempre qualcosa che finiva nelle tasche del clochard. In maniera decisamente selettiva: antipasti, primi, secondi con contorno, dessert, oltre a un paio di bottiglie «di quello buono». Il percorso, insomma, pareva studiato apposta per riempire la dispensa.
Altre volte, allo stesso modo, il giovane si era approvvigionato soprattutto di birra, pane e salame, tipo: merenda in campagna. Ma il rifornimento più recente, anche per via dei due pregiati branzini e delle varie portate e beveraggi, lasciava intuire indubbiamente un salto di qualità.
Forse un ricevimento. Ultima piazza a sinistra.