Rubata statua di Moore da due tonnellate: vale 4,5 milioni di euro

La scultura è lunga tre metri: la banda della gru l’ha sottratta nel giardino della Fondazione in Inghilterra

Erica Orsini

da Londra

Per portarla via ci sono voluti tre uomini ed una gru.
Una statua di bronzo gigante, del valore di tre milioni di sterline, opera dell’artista Henry Moore, è stata rubata nei giorni scorsi dal cortile della fondazione a lui dedicata. Da quanto si è appreso ieri, due autoveicoli sono entrati giovedì sera nel cortile della Henry Moore Foundation che si trova nello Hertfordshire, a nord di Londra. Tre uomini che ancora non sono stati rintracciati hanno caricato la pesante statua intitolata «Reclining figure» sul retro di un camion Mercedes con l’aiuto di una gru. La scultura, realizzata dal prolifico artista britannico tra il 1969 e il 1970, pesa circa due tonnellate ed è lunga tre metri.
Allo stato attuale gli agenti che indagano sul furto sono riusciti a sapere ben poco dei ladri. Si conosce soltanto il colore del camion, probabilmente rosso e alcuni dei dettagli dell’abbigliamento di uno dei tre malviventi. Uno degli uomini avrebbe infatti indossato una giacca con cappuccio e un berretto da baseball. Il secondo veicolo utilizzato per rubare l’opera sarebbe invece una vecchia Mini Cooper. Rimane anche da scoprire che cosa vogliano fare i ladri della scultura, di certo non si tratta di un pezzo «facile» da piazzare sul mercato nero delle opere d’arte. I curatori della fondazione si sono detti profondamente turbati dal furto e delusi dal fatto che «qualcuno abbia voluto sottrarla al pubblico».
La Fondazione ha subito offerto una sostanziosa ricompensa a chiunque sia in grado di fornire informazioni utili al ritrovamento dell’opera. Gareth Spence, direttore della fondazione, ha spiegato alla Bbc che la statua si trovava temporaneamente nel cortile del museo e che di lì a poco sarebbe stata trasferita in un altro sito più adatto. La polizia del posto ha dichiarato che si sta facendo ogni sforzo possibile per recuperare al più presto la statua. «Si tratta di un’opera di grande valore - ha dichiarato il detective Graeme Smith - e noi siamo impegnati insieme alla Fondazione per ritrovarla e metterla al sicuro». La fondazione ospita la casa e lo studio dove Henry Moore realizzò le sue opere migliori. Nel giardino sono esposte le sue ultime creazioni. Moore è forse lo sculture britannico più importante del ventesimo secolo.
Nato nel 1898 a Castleford nello Yorkshire, figlio di un minatore, venne incoraggiato a studiare proprio dal padre. Henry rivelò precocemente la sua geniale attitudine, mostrando un immediato interesse per la scultura. Dopo aver studiato al Royal college of art di Londra e avere frequentato il Victoria and Albert museum, a metà degli anni ’30 Moore si accosta ai surrealisti ed espone con loro alle New Burlington di Londra.

Resterà famoso soprattutto per le sue figure astratte, quelle forme in pietra che alludono alla figura umana e che conservano, nella loro solidità e semplicità, l’originaria unità del mondo con l’uomo. L’artista morirà a casa sua, nel 1986, all’età di 88 anni, lasciando in eredità una produzione vastissima e di valore inestimabile.

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