«Ruby convocata in Parlamento» L’ultima follia dell’opposizione

RomaIl caso Ruby finisce alla commissione parlamentare sull’infanzia o almeno così vorrebbero Pd, Italia dei valori e Udc, che hanno chiesto di inserire le avventure di Karima El Mahroug (questo il vero nome della ragazza di origine marocchina portata alla ribalta dalle intercettazioni) nei lavori della bicamerale, organismo composto da senatori e deputati che si occupa, tra le altre cose, «di tutela dei minori nei mezzi di comunicazione», «minori stranieri non accompagnati» e «prostituzione minorile».
Sulla richiesta è scoppiato anche un giallo sulla richiesta di audizione di Ruby. Alessandra Mussolini, presidente della Commissione, ha parlato di una lettera nella quale la prodiana del Pd Sandra Zampa, Anna Maria Serafini, senatrice democratica e moglie di Piero Fassino, Giuliana Carlino di Italia dei valori, chiedono dettagli sulla vita privata dell’ormai maggiorenne Ruby.
I diretti interessati hanno precisato che non si tratta di un’audizione, ma di un interesse generico sul funzionamento delle istituzioni a tutela dei minori. Zampa ha spiegato di avere chiesto, insieme a college «di Pd e Udc», di «conoscere quale sia stata la vicenda personale di Karima che, ancora minorenne, ha potuto muoversi in condizioni di precarietà da una città all’altra, frequentando ambienti non consoni a una giovane della sua età». Luisa Santolini, dell’Udc, indicata da Mussolini come l’autrice di una seconda lettera, ha assicurato che si opporrà ad un’eventuale audizione e ha precisato: «Io voglio solo capire perché minori stranieri non accompagnati possono girare l’Italia».
Mussolini per tutta riposta ha dato alle agenzie di stampa le lettere e ha replicato alle colleghe. Hanno chiesto di «conoscere la vicenda personale della ragazza. E come la conosciamo la sua vita, sentendo il fidanzato? É chiaro che secondo loro doveva essere sentita direttamente Ruby. Mentono sapendo di mentire oppure, più semplicemente, si sono vergognate della loro lettera. E allora hanno ragione». «É una barzelletta. Smettiamo di strumentalizzare le cose che dovrebbero essere serie», ha aggiunto la vicepresidente dei deputati del Pdl, Jole Santelli.
L’idea era quindi di simulare in Parlamento un processo al premier Silvio Berlusconi nel ruolo di cliente e le deputate nella veste di pm? I firmatari negano. «La vicenda è, e deve restare ormai nelle mani della Magistratura», dice Zampa.
Che l’idea di portare la storia di Ruby in Parlamento non sia un incidente, secondo Mussolini, è dimostrato dal fatto che nel corso dei due ultimi uffici di presidenza le stesse Zampa e Serafini hanno sollecitato l’inserimento del caso nei lavori della commissione. E, nello specifico, hanno chiesto che il Rubygate faccia parte dell’indagine sulla prostituzione minorile. «Che - precisa Mussolini - abbiamo avviato mesi fa con intenti del tutto diversi». Si parla di pedofilia online, di turismo sessuale, dell’allarme Unicef sui bambini scomparsi da Haiti dopo il terremoto.


Se la richiesta di Pd, dipietristi e Udc fosse accettata, quello di Ruby sarebbe il primo caso individuale affrontato dalla commissione. Il nome Karima El Mahroug apparirebbe a fianco a quello dei presidenti delle associazioni e degli enti pubblici che si occupano di minori, sentiti dai parlamentari per conoscere il fenomeno dei bambini sfruttati.

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