Mancano due settimane all'inizio del torneo delle Sei Nazioni, la competizione principe del rugby europeo: un appuntamento che, trasmesso finora in chiaro dalla 7, ha avvicinato a questo sport milioni di italiani fino a quel momento digiuni di pallaovale. Ma l'edizione 2009 del torneo sarà l'ultima - almeno fino al 2013 - a disposizione del pubblico generalista. Con un annuncio a sorpresa, Sky ha annunciato di avere acquisito per un quadriennio i diritti tv dalla Six Nations Limited, la società che ha in appalto la gestione mediatica dell'evento dall'International Board, la federazione internazionale di rugby. Non ci saranno eccezioni neanche per le partite dell'Italia. La conseguenze più evidente sarà una disparità di trattamento tra il pubblico del rugby e gli appassionati di calcio. Le partite dell'Italia di football sono sempre state considerate finora patrimonio in qualche modo pubblico, e la loro trasmissione in chiaro è stata sempre garantita. Dall'anno prossimo le imprese dei fratelli Bergamasco e dei loro compagni sarà riservata agli utenti della tv a pagamento di Rupert Murdoch. Il comunicato di Sky non dice a quale cifra la tv si sia aggiudicata l'esclusiva sconfiggendo la concorrenza - non particolarmente robusta, viste le difficoltà di bilancio - della 7. Il comunicato non dice neanche se sia stata in qualche modo interpellata la Fir, la federazione italiana rugby, nè se questa abbia cercato in qualche modo di difendere il diritto della Nazionale ad essere vista da tutti gli appassionati.
Il cambio di emittente segna anche un inevitabile cambio della guardia tra i commentatori: alle telecronache all'adrenalina di Paolo Cecinelli si sostituiranno quelle - assai più pacate ed ironiche - di Vittorio Munari e Antonio Raimondi, voci storiche del rugby di Sky.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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