PadovaLo scudetto in Celtic League. Non serve neanche scucirlo dalle maglie del Benetton che insieme con il Viadana dallanno prossimo prenderà parte alla competizione che porterà due italiane a sfidare il rugby scozzese, irlandese e gallese. Al campionato come è stato da ottantanni a oggi, Viadana e Treviso dicono addio. E lo fanno con ottanta minuti che poco regalano allo spettacolo. Una finale che è stata un po una prova tecnica di derby per quella che sarà la prossima avventura in Celtic. Un derby che va alla Benetton (16 a 12 il finale) al termine di ottanta minuti in cui la logica del gioco va a farsi benedire.
Se è Viadana a tenere il pallino della finale, è Treviso invece a colpire e fare sua la partita scudetto. Lo fa con Andrew Vilk che si inventa di potenza una meta rompendo due placcaggi e aprendo sul campo unautostrada tutta doro. Arriva così lo scudetto numero 15 nella collezione trevigiana. Sul campo il Benetton non impressiona, entra svogliato. Regala possessi per tutta la prima frazione di gioco, i falli a ripetizione fanno il resto con Williams e luso indiscriminato del piede che lasciano comunque ai mantovani il pallino del gioco. La qualità cercata da Bernini per sorprendere i biancoverdi resta però relativa. Lo sfratto di Johannson dalla maglia numero dieci e Wilson chiamato a far pressione attorno al pacchetto non portano gli effetti sperati. Viadana ha la colpa di non concretizzare rimanendo più attenta nella gestione del pallone che nella fase difensiva. Buon per il Benetton che con la zampata di Vilk si porta avanti e si mette nelle condizioni di guardare gli avversari dallalto. La moviola strozza in gola lurlo del pareggio quando è Matteo Pratichetti a dare lillusione della meta.
Al riposo sono sette i punti di vantaggio con Viadana che si mangia le mani quando Woodrow manda alle ortiche un paio di piazzati per lipotetico sorpasso. Il resto è poca roba. Treviso e Viadana badano al sodo ma non vanno al di là del compitino. Tutto si risolve al piede che non è quello di Woodrow. Ci pensa Garry Law che sul finale accorcia e lascia aperta lultima speranza del Viadana, quella mandata in fumo dallultimo calcio firmato ancora da Botes. Treviso festeggia, le maglie biancoverdi alzano le braccia al cielo in una liturgia che per lultima volta li vede protagonisti. In Celtic con il Viadana la storia sarà diversa. «Un anno per fare esperienza, poi si vedrà», dice il presidente trevigiano Amerino Zatta che per cominciare conferma Franco Smith alla guida tecnica e gli affianca Marius Goosen nel ruolo di assistente.
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