La Russa: «Nulla sarà come prima»

«Sospendiamo tutte le riunioni di coalizione, in gioco la nostra dignità. Aspettiamo un segnale»

Sabrina Cottone

Lo schiaffo a Viviana Beccalossi è ritenuto un vero e proprio oltraggio dai vertici di An. E se qualcuno contava sulle divisioni interne e su un silenzio di Ignazio La Russa davanti all’evidente insuccesso della coordinatrice regionale Cristiana Muscardini, è rimasto deluso. Perché La Russa non solo fa quadrato, ma ha convocato una riunione d’urgenza nel suo studio, alla quale hanno partecipato, insieme con la Muscardini e la Beccalossi, anche Alfredo Mantica, Roberto Caruso, Roberto Alboni. Ed è pronto a allargare il fronte anche al Comune di Milano, oltre che alle altre città lombarde in cui si vota per il sindaco, come Lecco: «Abbiamo già avvertito Fini, il problema riguarda i rapporti all’interno della coalizione».
In fondo i consiglieri regionali da mandare a Roma per eleggere il Presidente sono solo due. Perché uno di loro dovrebbe essere proprio di An?
«È evidente che per un’elezione importante come quella del Quirinale è necessario rispettare un equilibrio più ampio di quello regionale. E anche in Veneto An è rimasta esclusa in favore di Forza Italia e Lega».
Allora andrebbe bene anche un consigliere in Veneto?
«Il problema è in Lombardia e ci aspettiamo ancora che venga risolto. È stata compiuta una grave scortesia politica, perché non è stata accettata neanche la richiesta di An di un rinvio. E poi la Beccalossi è vicepresidente della Regione, è una donna, tutti elementi che avrebbero suggerito un comportamento diverso».
Adesso quali saranno le prossime mosse di Alleanza nazionale?
«C’è la necessità di riflettere all’interno di An sui modi di stare nella coalizione. Forse qualcuno può aver preso per debolezza l’amore per la coalizione che noi abbiamo sempre dimostrato. Allora è necessario studiare dei modi di reagire in attesa di un atto di resipiscenza».
È intenzionato a porre un problema politico anche a Palazzo Marino?
«Abbiamo deciso di sospendere tutte le riunioni di coalizione perché è in gioco la dignità del partito. Ieri non abbiamo partecipato alla riunione in Forza Italia per la manifestazione d’apertura della campagna elettorale della Moratti. E non andremo all’incontro sul programma. Mi spiace per la Moratti, però è giusto che noi si abbia non solo doveri ma anche diritti come tutti gli altri».
Vuol dire che non escludete di proporre un candidato alternativo alla Moratti?
«Non abbiamo ancora un progetto preciso e spero che non si arriverà a tanto.

Ma dopo questo schiaffo nulla può continuare come prima senza un segnale di ravvedimento».
Ma ormai la votazione è fatta.
«Penso che se qualcuno rifiuta, siamo ancora in tempo a far subentrare Viviana. Vedano loro come fare, ma qualcosa devono fare».

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