La Russa: «Ritiro solo tra 5 anni» Ottobre record per i morti Usa

Il ministro della Difesa Ignazio La Russa ha dichiarato ieri, nel corso di un faccia a faccia con Giovanni Minoli, che il rientro definitivo del contingente italiano dall’Afghanistan avverrà «non prima di 5 anni». Oltre a dare - per la prima volta - una data al rientro in patria dei soldati, La Russa ha annunciato che «il 12 novembre, la Camera e il Senato lo stanno per votare, diventerà la giornata dei caduti non solo militari ma anche civili nelle missioni internazionali». È necessario rimanere, ha spiegato il ministro, «per addestrare le forze armate e le polizia afgana, dare forza alle istituzioni legittime afghane in modo che noi non si debba andar via quando tutto è risolto, ma quando loro saranno in grado di fare da soli». Intanto ieri è stata un’altra giornata nera per i soldati americani in Afghanistan, dopo gli 11 morti di lunedì: otto militari sono rimasti uccisi in diversi attentati esplosivi nel sud del Paese. Il prezzo di sangue pagato dagli Usa diventa ogni giorno più alto. Ottobre è il mese con il più alto numero di morti americani dal 2001: sono già 55.278 dall’inizio dell’anno. Tutto ciò nentre negli Stati Uniti l’amministrazione Obama continua a interrogarsi sull’invio di nuove truppe, come richiesto dal generale McChrystal.

Nelle scorse settimane al Pentagono si sono svolti dei «war games», simulazioni tattiche in cui sono stati analizzati due diversi scenari: l’invio di 44mila uomini in più oppure l’apporto di un contingente più ridotto, tra i 10 e i 15mila soldati.

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