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La Russa striglia gli ex an e punta tutto su De Corato

Archiviato il bluff dei futuristi finiani che in Lombardia e soprattutto a Milano sono ormai ridotti a ben poca cosa, gli ex an del Popolo della libertà si riorganizzano per la conta del 15 maggio. Quando saranno le preferenze a definire classifiche e soprattutto poltrone per una delle due anime di un partito che Silvio Berlusconi ha voluto unito, ma che al suo interno continua a ragionare sul doppio binario. Ecco perché l’indiscusso leader sul territorio Ignazio La Russa ha deciso di puntare su una prova di forza affidata al vicesindaco e deputato Riccardo De Corato. Gran raccoglitore di preferenze e fuoriclasse delle campagne elettorali («ormai da trent’anni»), la domenica è già al freddo col banchetto a distribuire volantini per spiegare i risultati dell’amministrazione Moratti. Soprattutto nel campo della sicurezza. I sondaggi prevedono per lui un nuovo botto. Ecco perché La Russa pretende per lui il posto da vicesindaco o, se la Lega dovesse porre il veto, lo sdoppiamento dei ruoli con la novità di un prosindaco. Un risultato talmente importante che pur di ottenerlo sarebbe forse anche disposto a rinunciare al secondo posto in giunta che il manuale Cencelli gli affiderebbe. E questo soprattutto se le poltrone, come fino a oggi prevede la legge, calassero da 16 a 12. Non fosse così, a giocarsi il secondo posto potrebbero essere l’attuale assessore Maurizio Cadeo che La Russa vuole in lista e costringe alla campagna elettorale e Marco Osnato, giovane rampante con già una buona esperienza a Palazzo Marino, ma anche un posto all’Aler come direttore dell’Area gestionale che preferirebbe conservare. Rimanendo in consiglio, da dove uscirà Giovanni Bozzetti, impegnato con la presidenza di Infrastrutture lombarde e collaborazioni con il ministero della Difesa. E Carlo Fidanza, europarlamentare, ma soprattutto destinato a un ruolo di prestigio nel partito con la prossima nomina a vicecoordinatore regionale. Nomina voluta da La Russa per affiancare Viviana Beccalossi e marcare da vicino il numero uno Mario Mantovani. Con gli ex di Fi che invece sceglieranno il senatore Giancarlo Serafini. Pronti a correre per Palazzo Marino sono Benedetta Borsani, figlia dell’ex assessore regionale Carlo e Anton Luca Romano. Ala alemanniana che a Milano ha stretto un patto di ferro con i larussiani, lunga esperienza in Azione giovani, il movimento dei ragazzi di An, è pronto a una gran campagna elettorale. Con l’appoggio della deputata Paola Frassinetti e del consigliere provinciale Roberta Capotosti. Ricandidato il vicepresidente del consiglio comunale Stefano Di Martino che raccoglierà molte preferenze tra i monarchici. Doppia possibilità per Norma Iannacone che potrebbe essere invece promossa a presidente del Consiglio di zona 7. Discorso a parte per l’assessore Giampaolo Landi di Chiavenna che dopo l’uscita in Futuro e libertà e il rapidissimo ritorno nel Pdl, avrebbe acquisito un credito per la riconferma. Con quelli di An che però poco lo considerano dei loro e vorrebbero che nella contabilità finisse tra i posti assegnati alla Moratti. Che, però, dovrà già sistemare Giovanni Terzi e Mariolina Moioli. Oltre a qualche nuovo nome. Ma, parallela a quella per la lista, La Russa vuol giocare la partita delle partecipate. Con presidenze e cda importanti. Nel consiglio di gestione di A2A siede già Francesco Randazzo, mentre in Atm non sarebbe estraneo all’assunzione come dirigente di Francesco Tofoni spostato dalla poltrona di amministratore delegato di Atm servizi nel cui cda è stato sostituito dall’ex assessore a Como Fulvio Caradonna.

In bilico la vicepresidenza di Amsa, affidata a Novo Umberto Maerna che è anche vicepresidente della Provincia, mentre più sicuro nonostante la bufera sulle assunzioni è il posto di Roberto Predolin a Milano Ristorazione.

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