Russia in passerella per il gran finale

Paola Bulbarelli

La lunga kermesse della moda milanese termina qui. Non si fatica a credere con grande giubilo dei milanesi che, per otto giorni, sono stati preda di un traffico pazzesco. Milano Moda Donna chiude presentando tre stilisti sovietici. L’exploit dei designer russi è la vera novità di questa ultima edizione di sfilate meneghine. Dopo i cinesi di qualche giorno fa, ecco sulle passerelle più prestigiose salire Julia Dalakian, Max Chernitsov e Larissa Pogoretskaya. Ed è proprio il comitato organizzatore della Settimana della Moda Russa a presentare i suoi pupilli. Julia Dalakian, Max Chernitsov e Larisa Pogoretskaya, già distintisi durante la kermesse moscovita, arrivano grazie alla proficua sinergia tra il comitato organizzativo della Russian Fashion Week e Camera Nazionale Della Moda. L’impegno quinquennale dell’organizzazione infatti ha fatto sì che la kermesse russa acquisisse progressivamente credibilità e prestigio a livello internazionale registrandosi agli standard delle più importanti manifestazioni del fashion mondiale. «Milano è una vetrina importantissima per i nostri designer - afferma Alexander Shumsky, produttore generale della Russian Fashion Week - proprio perché offre loro la possibilità di affacciarsi ad un pubblico eterogeneo ed altamente qualificato. Grazie alla tappa nel prêt-à-porter italiano Mosca potrà affermarsi come nuovo polo della moda». Per i tre russi Milano Moda Donna costituisce un debutto sulle scene internazionali. Ma non mancano le loro esperienze italiane: dalla collaborazione di Julia Dalakian con la maison Roberto Cavalli alle presentazioni di Max Chernistov in diversi showroom di Milano fino agli exploit sulle patrie passerelle di Larissa Pogoretskaya.
Larissa Pogoretskaya è la protagonista assoluta dell’industria russa della moda, membro dell’Unione degli artisti russi. Romanticismo e ironia sono le parole chiave per definire lo spirito della nuova collezione della stilista pietroburghese. Max Chernistov, il marchio russo che nel 2003 ha rivoluzionato il settore della moda, ha conquistato stampa e pubblico con sfilate sorprendenti, capi pratici e grande ironia. Così scriveva l’edizione russa di Vogue dopo la prima sfilata dello stilista: «Maxim Chernitsov apre l’era dei grandi stilisti russi... Ha tutte le carte in regola per diventare il più gran burlone della moda russa, sviluppata in modo intelligente e arguto». Julia Dalakian firma capi raffinati e originali, ma non troppo stravaganti né eccessivamente sfarzosi.

I suoi clienti sono gli abitanti delle grandi città, gente in continuo movimento, che preferisce abiti comodi e funzionali. Le creazioni di Julia sono vere e proprie «sculture» che sottolineano le curve femminili ma senza osare troppo.

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