Rutelli attacca Fazio e i «raider» amici dei Ds
10 Luglio 2005 - 00:00Limbarazzo della Quercia: cè uno scontro di poteri
Laura Cesaretti
da Roma
Un Rutelli a tutto campo: contro «raider e speculatori» alla Ricucci; contro le mosse sul mercato di Unipol, benedette solo due giorni prima da Piero Fassino; contro chi, nel centrosinistra, «tifa e promuove cordate»; contro un governatore di Bankitalia che si è scordato di «fare larbitro».
Il leader della Margherita ha scelto la giornata di ieri, ancora segnata dalle stragi terroristiche di Londra, per concedere al Corriere della Sera unintervista che suona come risposta indiretta ma assai chiara allalleato più vicino, Fassino. Il segretario della Quercia aveva lanciato dalle colonne del Sole 24 Ore il suo messaggio di apprezzamento (sia pur distaccato, perché «se le cooperative crescono a me fa piacere, ma naturalmente sono società che si muovono sulla base di logiche di mercato e di impresa») alla possibile Opa dellUnipol su Bnl: «Non vedo perché una grande compagnia assicurativa come Unipol non possa essere presente in modo più massiccio nel settore bancario se questo corrisponde ai suoi interessi aziendali». Non solo: Fassino aveva anche criticato esplicitamente lo snobismo anti-immobiliaristi dei salotti buoni: «È tanto nobile costruire automobili o essere concessionario di telefonia, quanto operare nel settore finanziario o immobiliare. Quello che conta è che ognuno rispetti le leggi e le regole di mercato». Detto da un torinese che ha sempre estremamente curato i rapporti diplomatici con casa Agnelli, non è una concessione da poco. Ma casa Agnelli ormai non cè più, il mondo cambia e gli immobiliaristi impazzano, dunque Fassino fa la sua apertura di credito in nome del mercato.
A Rutelli evidentemente non è andata giù. Già alcune settimane fa aveva avuto con Massimo DAlema uno scontro al calor bianco su re del mattone e scalate, e ieri è tornato alla carica contro i «raider», schierandosi a fianco di un Andrea Pininfarina (vice di Montezemolo in Confindusitria) punto sul vivo dal fatto che il segretario Ds mettesse «sullo stesso piano» industriali di lignaggio e palazzinari rampanti. «Sono assolutamente daccordo con Pininfarina - dice Rutelli -. Se in Italia è troppo conveniente fare speculazioni a breve termine, puntare su un cavallo e poi lasciarlo sfinito al lato della strada, qualcuno si dovrà pure occupare di questa anomalia». Secondo il leader Dl, «la politica del centrosinistra devessere una politica che orienta e regola ma che non tifa. Soprattutto, che non promuove cordate». Un avvertimento, con chiaro riferimento alla vicenda Unipol: «Non mi risulta - dice Rutelli - che Fassino si sia fatto promotore di cordate. Di sicuro, tuttavia, ci sono mondi della cooperazione che ora stanno muovendo in direzioni diverse da quella prevista dalla Costituzione». Unaccusa non leggera, rivolta ad un mondo economico che da sempre fa riferimento al principale partito della sinistra. Ma ce ne è anche per Antonio Fazio: «È arbitro oppure favorisce luna o laltra cordata, come è emerso nel caso Antonveneta?», si domanda Rutelli.
Dal Botteghino nessuna reazione esplicita allattacco. In casa Ds si fa notare che Fassino non si è schierato pro o contro alcuna operazione, ma a favore «del libero mercato», e che è evidentemente in atto «uno scontro di poteri», con la Margherita che sta «costruendo il proprio sistema di riferimento» nel mondo economico, e che si fa portavoce di un «blocco» (Mediobanca, Rcs, Montezemolo) diverso e in alcuni casi concorrente a quello della sinistra. Cè chi sottolinea che Luigi Abete, presidente della Bnl e favorevole allofferta dacquisto degli spagnoli del Bbva, contro quella di Unipol, è un cattolico considerato vicino alla Margherita. Da Forza Italia Cicchitto ironizza su un centrosinistra impegnato a «tenere a battesimo scalate finanziarie e combinazioni bancario-assicurative», e diviso «in più partiti-azienda, fra cui ha la maggioranza relativa quello dellUnipol». E lancia una domanda maliziosa: «Che pensa di tutto ciò Prodi?».