Ryanair potrebbe non arrivare a spegnere la decima candelina di attività nel Lazio. La compagnia che ha rivoluzionato il trasporto aereo introducendo la formula vincente dei voli low-cost, che solo a Roma negli ultimi sei anni ha fatto decollare e atterrare 15 milioni di persone, ha lanciato il suo definitivo aut aut, tanto laconico quanto impossibile da fraintendere: «O restiamo a Ciampino o andiamo via dal Lazio». A dare alla decisione dellamministratore Micheal OLeary i crismi dellufficialità, sebbene il sentore nellaria ci fosse già da tempo, è stata ieri mattina Alessia Viviani, direttore marketing per il Sud Europa. A Dublino, dunque, non avrebbero intenzione alcuna di trasferire lingente traffico del Pastine al nuovo «terzo» scalo di Viterbo, che dovrebbe essere pronto nei prossimi anni (la consegna dei lavori è prevista per il 2010, ma limpegno appare oltremodo arduo da mantenere). «Fiumicino è troppo caro per noi - ha specificato la Viviani - e non abbiamo deciso dove andare, visto che per ora speriamo di rimanere».
Le alternative e le sirene da cui farsi tentare non mancherebbero di certo dando unocchiata ai volumi di traffico che il vettore è in grado di assicurare: 3,5 milioni di passeggeri trasportati questanno solo nel Lazio e 22 rotte attivate in tutto, di cui 3 interne, con al top quella per Milano Orio al Serio. Per non parlare di un contorno altrettanto sfizioso: un indotto di 3.500 posti di lavoro e una spesa stimata dei turisti Ryanair nella capitale di circa 500mila euro. Cifre che, seppur diluite e calibrate su bacini più ridotti, farebbero gola a qualunque piccolo o medio scalo del Centro Italia, a maggior ragione perché la strada per Ryanair nel Lazio sembra tuttaltro che spianata. Le parole di Filiberto Zaratti, assessore allAmbiente della Regione, alzano un muro difficile da sormontare: «La delocalizzazione dellattività civile dello scalo aereo di Ciampino è una scelta irreversibile che non potrà cambiare con le velate minacce della compagnia Ryanair», ha fatto sapere ieri pomeriggio. E ancora: «Non può essere Ryanair a stabilire le regole con le quali lattività aerea può ritenersi compatibile con la vita delle comunità locali». E se dovessero andare via sul serio? Zaratti non si straccia le vesti: «Sarà il mercato a decidere gli operatori disposti a subentrare».
In attesa di sviluppi, la compagnia non resta certo alla finestra, anzi lavora per consolidare la sua immagine di leader del settore agli occhi dei clienti locali. «Offriamo le tariffe più basse di tutti - ha rimarcato Alessia Viviani - se qualcuno dovesse trovarne una più vantaggiosa da un nostro concorrente, sia a Fiumicino che a Ciampino, garantiamo un rimborso pari al doppio della differenza. Finora, però, solo due persone ci sono riuscite».
Molto meno arduo sarà approfittare della promozione valida fino alla mezzanotte di sabato per volare da metà settembre a fine ottobre: un milione di posti da Roma e per Roma, a partire da un euro tasse e supplementi inclusi. Per prenotare basta collegarsi al sito ufficiale, avendo cura di evitare qualsiasi intermediario, come motori di ricerca di soluzioni low-cost e affini. Dall11 agosto, infatti, Ryanair sta cancellando (con uno storno sulla carta di credito fornita al momento della prenotazione) tutti i voli acquistati con questo sistema.
mar.morello@gmail.com
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.