Limpulso è stato fortissimo. Bisogna capirla: una così, bene in carne, forme scultoree, ma nientaffatto grassa, che per colazione si beve solo un caffè, poi sale subito in macchina per andare in ufficio - lufficio di quel notaio barboso, che appena ti siedi ti sembra di mettere la saracinesca allo stomaco -, una così, dunque, che «a mezzogiorno, al massimo uninsalata», e quando alle cinque della sera esce dal loculo e torna verso casa passando davanti alla «Baracchetta di Biagio», be, una così non può resistere dal fermare la macchina e comprarsi una bella porzione di focaccia col formaggio di Recco. Difatti: detto, fatto e mangiato. Anzi, sbranato, per via di quella pasta fragrante, di quella crescenza cremosa, uh!!!, e di quellappetito che torna allimprovviso. Solo che la signora, nellansia di gustare lautentica prelibatezza, mica ha aspettato granché. Appena si è seduta al volante, un giro di chiavetta, un tocco alla freccia, e un morso alla focaccia. Prima curva: cambio in seconda, un altro morso alla focaccia. Rettilineo, prima del semaforo: terza-quarta, e un altro morso alla focaccia. Che sballo! Il vigile non credeva ai propri occhi: «Ma quella guida o mangia? A giudicare dallespressione del volto, pare in estasi. Fin troppo... Fra un po, rischia di andare a sbattere». Il fischio dellagente di polizia municipale risuona sinistro, ma lei manco lo sente, impegnata comè ad affondare i morsi in quel prodotto da forno che ha già mandato in visibilio indifferentemente principi e mercanti, politici e opinionisti, attori e sportivi, golosi e inappetenti (questi ultimi, convertiti fin dal primo assaggio). Il secondo fischio, però, è una sirena: lei blocca la macchina, ma a bloccare la mandibola non ci pensa nemmeno. «Ma, signora - fa il vigile - lo sa cosa rischia se tiene in mano volante e focaccia contemporaneamente?».
La replica arriva mentre è ancora in corso la masticazione dellultimo boccone: «Ha ragione, scusi. Potevo macchiare i sedili. E avrei finito per litigare con mio marito. Per fortuna che, la focaccia, Biagio non la fa così unta, che a me neanche mi piacerebbe!».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.