Economia

Sì alla fusione Meta-Hera un gruppo da 1,8 miliardi

da Milano

I consigli di amministrazione di Hera e Meta hanno dato il via libera al progetto di integrazione delle due società, che avverrà attraverso l'incorporazione di Meta in Hera secondo un rapporto di cambio di 1,286 azioni Hera del valore nominale di un euro ciascuna per ogni azione Meta del valore nominale di 1,72 euro ciascuna.
Il cda di Hera ha anche approvato una offerta pubblica di acquisto volontaria e parziale, al prezzo di 2,825 euro per azione, sul 29% del capitale sociale di Meta. Gli azionisti pubblici di Meta potranno aderire all'Opa con una quota azionaria non superiore al 15% del capitale sociale della società. La fusione, che dovrà essere sottoposta alle assemblee convocate per il 22 e 23 settembre 2005, verrà realizzata attraverso un aumento del capitale di Hera, con esclusione del diritto di opzione.
Con il completamento della fusione si avrà, poi, una variazione nelle quote azionarie detenute dai principali soci di Hera. Nel caso di efficacia dell'Opa con adesione pari al 29%, il Comune di Bologna deterrà una quota del 15,29%, il Consorzio Amo del 5,29%, mentre il Comune Modena diverrà il secondo azionista con una quota dell'11,46%.
Dal punto di vista economico, l'integrazione tra le due società darà vita a un operatore con un fatturato di circa 1,8 miliardi di euro, secondo i risultati 2004, un ebitda di circa 360 milioni di euro e una capitalizzazione di Borsa superiore a 2,2 miliardi di euro.

Servirà un bacino di 2,5 milioni di abitanti con 2,2 miliardi di metri cubi di gas venduto all’anno.

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