Sì della Lombardia al progetto di legge anti diesel

Appello alle Camere: «Approvate la norma prima dell’11 febbraio»

Marcello Chirico

La crociata lombarda ai diesel «senza filtro» è partita ieri mattina dal Pirellone, nella convinzione - avvalorata da dati scientifici certi - che i mezzi a gasolio siano come le sigarette Nazionali (nuocciono alla salute più delle altre) e con la speranza che, in questa nuova battaglia antismog, la Regione Lombardia trovi un alleato nel Parlamento. Quello a cui è appunto indirizzata la proposta di legge fresca di approvazione (quasi all’unanimità: si è tirata fuori solo Rifondazione, mentre i dipietristi l’hanno bocciata) da parte del consiglio regionale.
La proposta - partita direttamente dal governatore Roberto Formigoni - ha come obiettivo la riduzione dell’inquinamento da polveri sottili attraverso l’introduzione di una nuova disciplina dell’omologazione dei veicoli diesel in grado di vietare l’immatricolazione dei modelli privi di filtri antismog. Praticamente un modo per indurre le case automobilistiche a non metterne più sul mercato. Un provvedimento esteso pure ai motocicli a due tempi (come richiesto dalla consigliera Sveva Dalmasso) e che, secondo le intenzioni del Pirellone, dovrebbe entrare in vigore già dal 2007. Sempre che le Camere la facciano propria e l’approvino prima della chiusura della fine della legislatura, prevista per l’11 febbraio. A meno che non ci pensi il nuovo Parlamento che si insedierà alla fine della prossima primavera.
«Mi auguro che le Camere approvino l’iniziativa seppur in questo tempo brevissimo - è stato l’auspicio di Formigoni -, non credo ci sia nessuna opposizione di principio, poiché questo è un provvedimento che non rovina nessuno ma costringe le case automobilistiche a cambiare produzione e farsi carico della salute dei cittadini, almeno in Lombardia. Dieci anni fa solo il 10% delle auto era diesel, oggi sono salite al 70%: dunque i produttori hanno seguito una strategia dannosa per la salute e per l’ambiente. Ecco perché pure le opposizioni hanno approvato la nostra proposta, come facevano a dire no? Solo qualcuno si è arrampicato sugli specchi». Pure l’assessore all’ambiente Domenico Zambetti spera nell’ok delle Camere «perché le cose si fanno o no. Noi ci prendiamo la nostra quota di responsabilità sperando che il Parlamento approvi una legge anche più rigorosa. E che la nostra proposta non è solo tattica ma accompagnata da ben altro lo dimostra il fatto che stiamo già lavorando ad un nuovo piano aria regionale». Zambetti ha pure annunciato che nei prossimi giorni verrà pure discussa la proposta Ds di un blocco-auto da attuare ogni volta che si superino i limiti degli inquinanti per tre giorni di fila, accompagnando il tutto da un bonus d’ingresso di 3 euro per le auto che entrano in città.

«Da oggi i Verdi saranno più verdi di rabbia per il fatto di essere sempre superati nelle politiche ambientali dal governo regionale» ha provocato l’assessore ai Servizi Pubblici Maurizio Bernando, al quale ha replicato il capogruppo ambientalista Carlo Monguzzi: «Abbiamo votato a favore sperando che non sia il solito bluff».

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