SABRINA COLLE debutta in teatro e fa la kosovara

La fidanzata di Sgarbi interpreta «Dove ci porta questo treno blu e veloce» al teatro Parenti

SABRINA COLLE debutta in teatro  e fa la  kosovara

Come in un quadro antico dove una cerniera legava due dipinti e due storie che si specchiavano l'una nell'altra, così al Parenti da stasera va in scena un moderno dittico che parla al femminile di un dolore antico. A saldare con «quella cerniera» due storie di incomunicabilità fra donna e uomo, madre e figlio è la mano esperta di Andrée Ruth Shammah che ha voluto rileggere l'opera di Massimo Sgorbani, al suo debutto nazionale con questo originale accostamento di due lavori del drammaturgo milanese. Il primo, Le cose sottili dell'aria aveva già incantato il pubblico dei festival di Santarcangelo e Benevento nel 2005. Ora, nell'edizione meneghina, vi si accosta Dove ci porta questo treno blu e veloce, uno dei tre monologhi che compongono l'opera di Sgorbani «Causa di beatificazione». «Sono storie di donne, una madre e una ragazza - spiega la Shammah -. La prima parte è come rappresentasse uno dei possibili esiti di quanto accade nell'altra storia». Già, una storia di possibilità ed errori, di sliding doors dai diversi esiti: Le cose sottili dell'aria racconta di una madre e del suo figlio cresciuto a violenza e tv, divenuto un esibizionista morboso. Complice la morte del padre con cui la donna crede di parlare attraverso la tv, gli esiti di una vita di incomprensioni emergono una sera, quando di fronte al solito piatto di minestra calda coperta, nell'attesa vana che il figlio faccia ritorno, la madre prende coscienza dei suoi sbagli e di aver perso suo figlio. La minestra finirà in pattumiera e il suo cuore di donna a ripassare quel ricorrente interrogativo «Dove ho sbagliato con lui?». Tragica e grandissima madre in scena è Ivana Monti, sicura che anche l'esperienza televisiva di Incantesimo, nei panni della controversa Liliana Donati, le siano serviti a far palestra per interpretare il ruolo di una madre indifferente che troppo tardi si accorge dei propri errori: «Di questo lavoro - spiega la Monti - adoro la milanesità che Shammah ha saputo accentuare nel testo di Sgorbani». Altra scena, altro dramma è quella del «treno blu»: qui una giovane kosovara che, all'epoca della guerra, non trova altra via d'uscita che prostituirsi per sperare che uno dei suoi soldati-clienti si trasformi in salvatore. Per questo la donna sopporta violenze, abusi ed umiliazioni, interpretandoli come un percorso obbligato verso l'ascesi e la libertà. A dare anima al personaggio è Sabrina Colle, alla sua vera prova d'attrice, dopo il cinema e la Tv.

«Mi ha colpito la poeticità con cui Sgorbani e Shammah hanno saputo rendere la durezza dei contenuti» spiega la Colle, nota alle cronache anche per essere l'eterna fidanzata di Vittorio Sgarbi: «Verrà a vedermi quando la Shammah lo farà entrare al Parenti! - dice lei ironica - e allora forse, per una volta, sarà lui ad essere geloso di me».
Le cose sottili nell'aria & Dove ci porta questo treno blu e veloce
teatro Parenti via Cadolini 19
fino al 27 maggio
info 02-59.99.44.700
ingresso. 22,50 euro

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