da Roma
Lesercito dei dubbiosi singrossa, anzi, nelle sue fila, ora, cè pure lArrigo, non un soldato semplice quindi, bensì lex ct vicecampione del mondo nel 94: Arrigo Sacchi. Anche lui storce il naso di fronte ai tentennamenti di Totti con la nazionale, anche lui si domanda se le motivazioni addotte dal capitano giallorosso siano valide o ci sia dellaltro. «Francesco è un grandissimo calciatore, io lo considero il messia della Roma - ha spiegato Sacchi nel corso di un programma dell'emittente romana Teleradio Stereo Sport - e ho fatto di tutto per portarlo al Milan qualche anno fa. Detto questo, Totti deve rispettare la nazionale, che comprende tecnico, compagni e tifosi».
Più che perplessità, una vera bacchettata. Secondo l'ex commissario tecnico, Totti «ha il diritto di dire non vado più in nazionale, ma non può permettersi di dire torno quando voglio. Devono essere i medici - prosegue Sacchi - a stabilire se può giocare».
Ma davvero alla base della decisione del capitano della Roma potrebbero esserci le critiche ricevute durante il mondiale? «Non è una giustificazione aver ricevuto critiche pesanti durante il mondiale - ha risposto Sacchi - perché è un professionista e le deve accettare».