Safety car in tangenziale per controllare il limite dei 70 km/h

MilanoIn tangenziale come su una pista di Formula Uno. Che però non significa poter sfrecciare a tutta birra ma esattamente il contrario. Sulle strade lombarde arrivano le Safety car, proprio come accade sui circuiti di gara per far rallentare i bolidi in caso di incidente. Le auto saranno quelle della polizia stradale e aiuteranno gli automobilisti a rispettare i limiti di velocità a 70 chilometri all’ora, imposti dalla Provincia di Milano per ridurre lo smog. E così si ridurrà anche il rischio di incappare in qualche multa (per ora le sanzioni sono un centinaio) o di perdere i punti della patente. In tanti infatti sembrano non essersi accorti dei nuovi cartelli con il limite a 70 all’ora e rischiano di vanificare gli sforzi per combattere il Pm10.
A proporre le safety car sono stati gli agenti della polizia stradale, che faticano a far rispettare i divieti. D’accordo anche alcuni sindaci dell’hinterland milanese, gli stessi che si erano rifiutati di indire una sola domenica senza auto per non costringere a inutili disagi i cittadini. Adesso costringono gli automobilisti a seguire la serpentina delle macchine di sicurezza. La safety car delle tangenziali potrebbe essere composta da due auto della polizia stradale affiancate, in tandem, o con una forma di staffetta. È ancora tutto da decidere: le auto resteranno in servizio fino al 15 marzo, data di scadenza dell’ordinanza anti smog. Smog che al momento è entrato entro i limiti tollerati dalla legge, grazie a un paio di giorni di pioggia. «I nostri provvedimenti - spiega il presidente della Provincia di Milano, Guido Podestà - non hanno lo scopo di fare cassa ma puntano a tutelare la salute dei cittadini. Una riduzione da 90 a 70 chilometri orari della velocità corrisponde a una diminuzione nel consumo di carburante del 40 per cento con parallelo calo delle emissioni inquinanti prodotte dai mezzi». Intanto sul fronte inquinamento, il tribunale di Milano ha respinto un altro ricorso del Codacons definendolo inammissibile: quello contro i provvedimenti della Regione Lombardia che concedevano contributi per l’acquisto di filtri antiparticolato sui veicoli diesel. Nella sua battaglia contro le polveri sottili, la Regione Lombardia, assieme alle altre regioni del Nord Italia, ha lanciato un appello al governo perché emani al più presto un piano aria nazionale.

Gli assessori all’ambiente del bacino padano hanno inviato una lettera al ministro all’Ambiente Stefania Prestigiacomo: «Chiediamo che lo Stato faccia la sua parte per aiutarci ad uscire da una situazione di stallo che dura da troppi anni. In assenza di una regia nazionale, l’Italia rischia di non riuscire a rispettare gli obbiettivi di riduzione di concentrazione di Pm10 che la direttiva europea sulla qualità dell’aria ha fissato per il 2015».

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica