Tra saggio e romanzo Sulle orme di Vincent, filosofo ribelle e mistico del colore

Una biografia può essere rigorosa come un saggio e affascinante come un romanzo? Sì, se il personaggio di cui si insegue la vita è un uomo come Vincent van Gogh, e il biografo ha la bravura di Giordano Bruno Guerri. Noi non sappiamo davvero chi fosse van Gogh, benché sia tra i più celebri e tra i più visti, oggetto di un culto collettivo e il più costoso sul mercato. Ma il libro di Giordano Bruno Guerri Follia? Vita di Vincent van Gogh (Bompiani, euro 17,50, pagg. 144; in libreria da oggi) ci porta dentro i suoi segreti, di esistenza e di pensiero.

La ribellione contro la borghesia del XIX secolo, il rapporto con le donne (le «amiche» e «sorelle» prostitute), il legame morboso con il fratello Theo, la malattia mentale che infine prorompe in perfetto parallelismo con l’acquisizione di un’estrema consapevolezza creativa: sono le tappe ripercorse e narrate al presente dall’autore, quasi senza tirare il fiato, come se potessimo così impadronirci senza alcun filtro dell’aura misteriosa che circondò il «folle» della visione pura, il mistico del colore assoluto.

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